Identikit del terremoto: scosse tra 4 e 5.8, profondità tra 5 e 10 km. Faglia?

Pubblicato il 29 Maggio 2012 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA
terremoto emilia

Foto Lapresse

ROMA – Scosse di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.8, profondità compresa tra i 5 e i 10 km, l’ombra di una faglia che potrebbe portare a nuove scosse: è questo l’identikit del “terremoto bis” che ha sconquassato l’Emilia il 19 maggio 2012, poco più di una settimana dopo l’altro forte sisma del 20 maggio.

Tante scosse consecutive nell’arco di 4 ore, dalle 9 alle 13, e una terra messa in ginocchio: allo stato attuale (ore 20 del 29 maggio) i morti sono 17, ma ci sono ancora dispersi.

Scosse: orari e magnitudo

9.00 – 5.8

9.07 – 4.0

9.09 – 4.1

10.25 – 4.5

10.27 – 4.7

10.40 – 4.2

12.55 – 5.3

13.00 – 4.9

13.07 – 4.0

La prima scossa

L’epicentro è stato localizzato a Mirandola (Modena). Il sisma si è avuto a una profondità compresa fra 5 e 10 chilometri: proprio per questo la scossa è stata avvertita così chiaramente in un’area così ampia (dalla Valle d’Aosta al Veneto, fino all’Umbria e alla Toscana). Il terremoto è stato anche avvertito anche in Austria, che dista circa 350 chilometri dall’epicentro.

Ipotesi faglia

Una delle ipotesi avanzate dagli esperti è la possibile rottura di una nuova faglia. Il terremoto è avvenuto sul margine occidentale dell’arco di circa 40 chilometri attivato nel sisma del 20 maggio scorso. Allora le scosse più forti erano avvenute nella zona orientale. Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha detto che non è stato un evento del tutto inaspettato: “Si temeva che con una struttura così complessa, potesse esserci spazio per altri terremoti di grande entità”. Fatto sta che l’Ingv non esclude che possano esserci altre forti scosse nei prossimi giorni, per cui invita a mantenere alta l’allerta.

70 scosse il 19 maggio: 800 dal 20 maggio

Sono state oltre 70 le scosse di terremoto avvenute il 29 maggio nella zona compresa fra quella colpita il 20 maggio scorso, nel ferrarese, a quella odierna del modenese. Dal 20 maggio ci sono state 800 scosse totali. Delle 70 scosse che stanno facendo tremare l’arco settentrionale dell’Appennino, la maggior parte è avvenuta nella mattinata, ossia dopo il terremoto di magnitudo 5,8 delle 9,00, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).