Un sacchetto bio su quattro è illegale. I numeri di Assobioplastiche: smaltirli costa 30 milioni

Un sacchetto bio su quattro è illegale. Gli ultimi dati di Assobioplastiche, relativi al 2020, sono stati presentati in un’audizione alla Commissione parlamentare ecomafie. Se nel 2013 su 118.000 tonnellate il 77,7% non era a norma, nel 2020 su 74.000 tonnellate sono illegali circa 18.500 tonnellate e questa riduzione è vista come la “prova dell’efficacia della legge in termini di prevenzione” anche se resta ancora strada da fare.

La stima di Legambiente

Legambiente aveva stimato dai sacchetti illegali un danno per la filiera legale pari a 160 milioni di euro nel 2016, che aggiornato a oggi ammonta a 85 milioni circa secondo Assobioplastiche. Danni vengono causati anche all’erario con un’evasione quantificabile in 18 milioni. Gli ulteriori costi a carico della comunità per lo smaltimento dei materiali non a norma: nel 2016 erano stimati in 50 milioni e oggi si aggirano intorno ai 30 milioni.

Il comunicato di Assobioplastiche

Assobioplastiche segnala, con l’entrata in vigore del decreto di recepimento della SUP, sono comparsi sul mercato piatti in plastica con diciture ambigue come “lavabili”, “riusabili” o “riutilizzabili”, che “di fatto sono sostanzialmente analoghi ai prodotti monouso precedentemente venduti ma con costo sensibilmente più alto”. Chiede quindi la definizione e standard di riferimento per evitare distorsioni del mercato e fenomeni di concorrenza sleale. Altre richieste sono che i proventi delle sanzioni degli organi accertatori locali rimangano sul territorio e siano destinati al potenziamento delle attività di controllo sugli illeciti ambientali e l’adozione di impianto sanzionatorio “modulabile, adeguato e proporzionato”. Le sanzioni erogate con Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari tra il 2018 e il 2020 hanno raggiunto un ammontare di quasi 4 milioni di euro a fronte di 2.044 controlli e 440 realtà non a norma. Assobioplastiche, infine, annuncia in collaborazione con Biorepack, una piattaforma online di segnalazione casi di non conformità di imballaggi e non in plastica che sarà ospitata sul sito dell’associazione. Sarà presentata in occasione dell’assemblea generale dell’associazione il 15 giugno 2022 a Roma.

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