Usa, la fine di un’era. A Los Angeles prima volta freeway a pagamento

Una freeway di Los Angeles

LOS ANGELES, STATI UNITI – Cala il sipario su un’ altra era americana: a Los Angeles, per la prima volta nella storia, una freeway sara’ a pagamento. E’ una piccola svolta, ma simbolica e epocale. Fin da quando negli anni Trenta il primo nastro di asfalto dell’Arroyo Seco fu steso a partire dal centro di Pasadena, il mantra della cultura dell’auto di Los Angeles era stato all’insegna della liberta’.

Le freeway, che a ragnatela coprono la piu’ trafficata metropoli del mondo, dovevano essere libere. Ora  si cambia: la Contea di Los Angeles ha deciso di far pagare un pedaggio agli automobilisti che intendono usare le corsie ‘espresse’ della Freeway 110 su un tratto di 17 chilometri dal centro della citta’ a South Bay. Le corsie ‘espresse’ continueranno ad essere gratis per chi ci entra in ‘carpool’, con almeno un passeggero a bordo. Chi invece viaggia da solo dovra’ sborsare pedaggi fino a 15.40 dollari a volta. Il vantaggio in fatto di tempo e’ innegabile per i pendolari del volante: un risparmio di uno-due minuti a chilometro.

Strade a pedaggio sono gia’ in uso in California, ad esempio nella vicina Orange County, ma per anni la contea di Los Angeles aveva resistito all’idea. E il prossimo anno gia’ pensa di fare il bis con una corsia a pagamento di 20 km da Union Station alla Freeway 605 a cui potrebbe aggiungersi una terza in costruzione lungo la intasatissima 405. Era ora, secondo gli addetti ai lavori: ”Il tempo e’ denaro. Chi e’ disposto a pagare risparmiera’ tempo”, ha commentato Donald Sharp, professore di pianificazione urbana alla University of California (Ucla), immaginando il giorno in cui la regione mettera’ a pedaggio l’intera, fitta rete di corsie espresse dell’area metropolitana con un modello sperimentato con successo a San Diego.

D’ora in poi per entrare nelle corsie espresse di Los Angeles un automobilista non accompagnato dovra’ acquistare un ‘trasponder’ capace di leggere i segnali emessi da sensori posizionati lungo l tragitto. I prezzi varieranno da pochi centesimi a qualche dollaro a seconda del traffico, e i pagamenti verranno automaticamente dedotti da un conto prepagato. Inevitabili le critiche: per Jim Gardner, un medico in pensione della Palos Verde Peninsula, ”e’ una tassa che colpisce i poveri piu’ dei ricchi”, creando un pendolarismo a due velocita’: ”Io me lo posso permettere – ha detto Gardner -. Ma per tanti, questa spesa giornaliera puo’ diventare un carico insopportabile”.

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