Usa, marea nera. Transocean dovrà pagare 1,4 miliardi di dollari

NEW ORLEANS, LOUISIANA – Gli Stati Uniti muovono un altro passo in avanti per lasciarsi alle spalle la piu’ grande marea nera della loro storia. Il Dipartimento di Giustizia ha raggiunto un accordo con Transocean, la societa’ proprietaria della piattaforma Deepwater Horizon al centro dell’incidente che nel 2010 ha causato 11 morti e terribili devastazioni nel Golfo del Messico.

L’accordo prevede che Transocean paghi 1,4 miliardi di dollari, di cui un miliardo in sanzioni civili e 400 milioni di dollari in multe penali, e si dica colpevole di aver infranto il Clean Water Act per non aver propriamente monitorato il pozzo.

Nonostante l’intesa, restano ancora in piedi contro Transocean e altre societa, fra le quali Bp, altre importanti azioni legali. Secondo gli osservatori, l’accordo di Transocean con le autorita’ federali spingera’ Halliburton a patteggiare con gli Stati Uniti. ”La risoluzione delle accuse penali e civili contro Transocean ci fa compiere un significativo passo in avanti nel portare giustizia per la devastazione umana, ambientale ed economica dovuto al disastro del Deepwater Horizon” afferma il ministro della giustizia americano, Eric Holder.

Transocean ha ammesso – secondo quanto riferito dal Dipartimento di Giustizia – che i dipendenti della sua squadra che erano a bordo della piattaforma, lavorando sotto la direzione di Bp, ”sono stati negligenti nell’indagare a fondo le chiare indicazioni sul fatto che la’ il pozzo non era sicuro. ”L’accordo, che riteniamo sia nel miglior interesse dei nostri azionisti e dei nostri dipendenti, rimuove l’incertezza legata all’incidente. Questo e’ – sottolinea la societa’ – un positivo passo in avanti, ma rappresenta anche un momento di riflessione sulle 11 persone che hanno perso la vita sulla Deepwater Horizon. Le loro famiglie continuano a essere nei pensieri e nelle preghiere di tutti noi alla Transocean”.

La somma che Transocean versera’ e’ in linea con le indicazioni precedentemente offerte dalla società, che nei mesi scorsi aveva dichiarato di essere in trattative per risolvere la disputa con il Dipartimento di Giustizia. Bp in novembre si e’ accordata con le autorita’ americane per risolvere le accuse relative all’incidente del 2010, impegnandosi a pagare 4,5 miliardi di dollari.

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