Usa, studio. Alcune zone costiere della California sono a rischio tsunami

SAN FRANCISCO, STATI UNITI – La California e’ a rischio tsunami: onde alte fino a otto metri potrebbero distruggere alcune zone costiere, tra cui la Bay Area di San Francisco. A rivelarlo e’ lo studio Us Geological Survey, secondo il quale circa 270 mila abitanti del Golden State vivono in aree che potrebbero essere colpite da devastanti inondazioni.

Dalle 60 pagine del rapporto rilasciato dall’Agenzia Californiana per la Protezione civile, emerge che le zone piu’ vulnerabili sono quelle che vanno da San Diego a Los Angeles e Oakland, vicino a San Francisco.

“La tragica perdita di vite umane e gli ingenti danni materiali recentemente associati ai maremoti hanno fatto registrare un aumento della consapevolezza dei rischi degli tsunami”, si legge nel rapporto, che analizza alcune delle inondazioni piu’ devastanti, tra cui quella avvenuta nell’oceano Indiano nel 2001, e in Giappone nel 2011.

La California e’ percorsa da Nord a Sud dalla faglia di Sant’Andrea, che in passato ha originato terremoti devastanti; mentre dal Nord dello Stato sino alla zona di Vancouver, in Canada, si estende la faglia di Cascadia. Proprio da questa, secondo lo studio, provengono i maggiori rischi di tsunami per la parte meridionale del Golden State.

Il rapporto spiega infatti che “prove storiche e geologiche indicano che la costa californiana ha gia’ subito maremoti dagli effetti distruttivi – almeno sette negli ultimi 3.500 anni – e potrebbe essere colpita da onde di oltre otto metri che inonderebbero le zone a rischio 15-20 minuti dopo la scossa iniziale”.

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