MADISON, STATI UNITI – E’ cominciato nel Wisconsin il massacro dei lupi. Almeno 3 maschi e due femmine adulti sono stati uccisi durante le prime 24 ore dall’inizio della caccia nello stato del Midwest settentrionale. Lo ha fatto sapere il Dipartimento delle Risorse Naturali, che ha concesso 1.160 specifiche licenze ai cacciatori.
Gli animali potranno essere uccisi fino al prossimo 28 febbraio, ma lo Stato potrebbe decidere di fermare la caccia anche prima, se verra’ raggiunto il limite massimo di 116 esemplari abbattuti.
I funzionari che si occupano della fauna selvatica hanno spiegato ai media statunitensi che ad oggi ci sono oltre 850 lupi in Wisconsin, e oltre 3.000 nel confinante Minnesota, un numero troppo elevato di esemplari che ha suscitato le lamentele di molti agricoltori per gli attacchi al bestiame. Per questo si e’ deciso di aprire la caccia nei due stati, anche se in Minnesota il via non potra’ essere dato fino al 3 novembre per un ordine della Corte Suprema.
La decisione di consentire la caccia ha fatto tuttavia infuriare gli animalisti: i membri dell’organizzazione Human Society sono sul piede di guerra e si sono gia’ rivolti al tribunale chiedendo di ”bloccare il massacro dei lupi”. Secondo loro infatti i lupi, solo recentemente depennati dalla lista delle specie in via di estinzione, sono ancora ”troppo pochi” per essere cacciati. Nella protesta contro la riapertura della caccia sono entrate anche tribù indiane che hanno fatto ricorso, ma inutilmente, in base ad un trattato risalente al diciannovesimo secolo.
Un tempo molto numerosi nel Wisconsin, i lupi nel corso degli anni furono sterminati fino a rasentare l’estinzione. Solo pochi sopravvissero nel Minnesota settentrionale e nel parco Isle Royal nella regione dei grandi laghi in Michigan. Dopo che le autorità del Wisconsin nel 1957 inclusero i lupi tra le specie protette ed altrettanto fece il governo federale, gli animali furono salvati dall’estinzione e sono tornati ad essere numerosi.
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