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Valle del Sacco, tra Frosinone e Roma: record di tumori tra i bimbi e mucche morte

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Valle del Sacco, tra Frosinone e Roma: record di tumori tra i bimbi e mucche morte

ROMA – Mucche che muoiono dopo aver bevuto l’acqua del ruscello e tumori tra la popolazione con un’incidenza anche di tre volte superiore alla media nazionale, soprattutto tra i bambini e gli adolescenti: è quel che avviene nella Valle del Sacco, tra le province di Roma e Frosinone, nel Lazio meridionale. Una zona da tempo soprannominata “Valle dei Veleni”, che è stata al centro di un servizio de Le Iene. 

Il territorio a prima vista sembrerebbe fertile e incontaminato. In realtà qui terra e acqua, e quindi ogni cosa che viene coltivata o cresce spontanea, sembra sia contaminata dal beta-esaclorocicloesano, sostanza chimica usata fino agli anni Settanta per la produzione di pesticidi, ed interrato in centinaia di fusti, secondo quanto denuncia Roberta Di Pucchio su Ciociaria Oggi. 

I primi casi di avvelenamento risalgono al 2005, quando 25 mucche vennero trovate morte dopo aver bevuto l’acqua avvelenata di un ruscello, affluente del fiume Sacco, nella zona di Anagni. Le analisi seguite a quel ritrovamento portarono all’abbattimento di molti capi di bestiame e al divieto di coltivazione. Ma secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella Valle del Sacco sarebbe tutto nella norma.

Eppure il servizio de Le Iene e un articolo di Ciociaria Oggi testimoniano il contrario. Scrive il quotidiano del Lazio:

La realtà è che l’intera area è avvelenata, dai terreni alle falde acquifere: l’intensa attività industriale e chimica portata avanti nel secolo scorso e le discariche a cielo aperto lasciate in eredità alla Valle del Sacco hanno lasciato anche un quantitativo di agenti inquinanti di centinaia di volte superiore al consentito. (…) Oggi i terreni coltivati e quelli usati per il pascolo risultano carichi di sostanze tossiche così come il latte o la carne prodotti dagli animali che su quei terreni pascolano, nonostante i divieti che nel corso degli anni sono stati rimossi da chi non ha avuto alcuno scrupolo a farlo. (…) Oggi muoiono donne, uomini e bambini in una media che per alcuni tipi ti cancro, come quello all’encefalo, nei bambini da 0 a 14 anni, supera del 280% quella di altre zone. Addirittura, negli ultimi anni, i casi di tumore diagnosticati in età infantile o adolescenziale sono più che raddoppiati. Ciò avviene sotto gli occhi di tutti ed il silenzio di troppi.

Clicca qui per guardare il servizio de Le Iene.

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