Vendemmia 2014: troppa acqua, poco raccolto, uva marcia e vino scarso

Vendemmia 2014: troppa acqua, poco raccolto, uva marcia e vino scarso
Vendemmia 2014: troppa acqua, poco raccolto, uva marcia e vino scarso

ROMA – L’estate troppo piovosa sta rendendo la vendemmia 2014 una delle peggiori degli ultimi anni. Troppa acqua moltiplica il rischio di malattie per la vite, fa andare a male i chicchi, riduce la gradazione alcolica dei grappoli. Il danno è sia sulla quantità che sulla qualità. È stimato infatti in un 30% in meno il calo nella produzione a causa del maltempo.

Nel Veneto, la regione che con i suoi 9 milioni di ettolitri di vino prodotti nel 2013 è la maggiore vendemmiatrice d’Italia, a luglio ci sono stati 21 giorni di pioggia su 31, il 160% in più della media del periodo.

Oltre a ritrovarsi grappoli carichi di acqua (“150 grammi nel 2012, 170 nel 2013, 210 nel 2014”, scrive Jenner Meletti su Repubblica), i coltivatori devono combattere con i funghi come la peronospera, che diventa molto più aggressivo quando la vite non si asciuga, incrementando i trattamenti antiparassitari (!13-14 contro i 10 normali nei vigneti tradizionali, più di 20 contro 15 nel biologico”.ù

Decisivi, per non fare della vendemmia 2014 un disastro completo, saranno i mesi di settembre e ottobre. Se negli ultimi anni, a causa della scarsa piovosità, la vendemmia si anticipava sempre di più per evitare di raccogliere uva totalmente appassita, quest’anno i viticoltori sperano in un po’ di sole a fine stagione che riesca ad asciugare i grappoli e a non mandare tutta l’annata a monte.

Per quanto riguarda la qualità, in una stagione dove Veneto e Friuli hanno già chiesto di poter arricchire di due gradi zuccherini i mosti (di solito è massimo 1,5) e di poter vendemmiare a 8 gradi e non da 9 in su, sarà fondamentale il lavoro degli enologi, per dare personalità a un vino che nasce parecchio annacquato.

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