Alessandro Gilioli sul blog di Piovono Rane, consultabile sul sito l’Espresso, scrive: Se pensiamo all’Italia della prima metà del 2010, Rai per una notte non serve a niente. Intendo dire: da un lato ci sono un po’ di blog e di siti, insieme a qualche radio e tivù con percentuali d’ascolto microscopiche, dall’altro lato c’è Berlusconi che semina spot a UnoMattina e al Tg5. Il confronto è violentemente asimettrico, altro che par condicio: su quei blog e su quelle tivù si sintonizzeranno persone che già si oppongono al berlusconismo, gente che vota a sinistra più o meno da sempre; mentre il Cavaliere ha modo di parlare non solo a una platea molto più ampia, ma soprattutto a un ventre molle di elettori apolitici, di indecisi, di anziani e casalinghe che però alle urne fanno massa.
A cosa serve Rai per una notte
di admin |25 Marzo 2010 11:17
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