AGGIRAMENTO

Gli ultras di tutte le squadre sono uniti in un unico obbiettivo: abolire la tessera del tifoso. Una guerra in ombra combattuta finora, ma questa fase sta per finire. In curva ormai si parla di iniziare azioni violente. La prefettura corre ai ripari facendo giocare il derby pugliese tra Lecce e Bari a porte chiuse. C’è tensione anche per la partita del San Siro tra Inter e Napoli infatti un gruppo di Mastiffs è pronto ad invadere San Siro senza la tessera. Ecco gli slogan contro la tessera: “Ci siamo ma non ci tesseriamo”, “Tesserato Infame Dichiarato”, “Abbonato servo dello stato”. I tesserati sono 600 mila per il Viminale: è un successo, ma non si direbbe visto che l’affluenza agli stadi è diminuita del 6%.
La lotta contro la tessera sta unendo anche le rivalità storiche come Lazio-Roma, Palermo-Catania, Bari-Napoli. Ogni domenica una protesta e gli ultras cercano di aggirare le regole della tessera.
La tessera non la fanno ma nonostante ciò allo stadio entrano. Gli ultras sono furbi e si alleano con gli avversari, comprano il biglietto non di curva e si mischiano tra gli altri. Questa alleanza funziona, infatti Milan – Roma, partita ad altissimo rischio, è stata aperta a tutti, temendo attacchi dagli ultrà romani. I tifosi contro la tessera si uniscono in un unico grido “Devono Avere Paura”.
La fase “soft” è giunta al termine. Infatti uno dei leader della tifoseria più dura del Napoli ci fa sapere: “Non garantiamo più che allo stadio non accada nulla“. E’ in atto un piano ben organizzato con l’obbiettivo di far fallire il tesseramento. La situazione è critica infatti sono preoccupati anche gli analisti:“L’allarme arriva dal fatto che sempre più spesso ci troviamo di fronte a tifosi senza tessera che, in trasferta, comprano i biglietti e si schierano in mezzo ai tifosi di casa, con altro rischio scontri. Per il momento è andato tutto abbastanza liscio, ma qualcosa bisognerà fare”. Cosa? “Primo: fino a oggi, e in certi casi ancora oggi, vedi i serbi a Genova, gli ultrà venivano concentrati in un settore. Questo li rendeva più forti poiché compatti. Se invece questa forza della massa la spezzetti, la sparpagli, si frammenta, diventa più debole e più controllabile da parte di stewart e forze dell’ordine. Secondo: le curve sono cambiate. Tra Daspo e arresti c’è stato un ricambio dei capi. Le figure di riferimento che c’erano prima oggi non ci sono più. È tutto più liquido, più confuso. Terzo: se non ammoderniamo gli stadi, se non li facciamo più piccoli, più sicuri e di proprietà dei club, non abbiamo fatto niente”.FOOTBALL WITHOUT ULTRAS IS NOTHING !

Leggi l’articolo originale su: Ultras Blog

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