Allarme Alzheimer: costa 640 miliardi di dollari, l’1 per cento del Pil mondiale

Ammontano a 604 miliardi di dollari i costi della demenza nel mondo, pari all’1% del Pil mondiale. Lo rivela il Rapporto Mondiale Alzheimer, le cui cifre saranno rese note il 21 settembre in occasione della Giornata Mondiale legata a questa malattia.

I dati sono stati anticipati a Milano dalla Federazione Alzheimer Italia, l’ associazione nazionale di volontariato che in un convegno promosso per martedì prossimo, proporrà di allargare a tutta Italia la rete di orientamento per le famiglie dei malati attiva oggi solo in Lombardia.

”Se la cura della demenza fosse una nazione – ha detto Gabriella Salvini Porro, presidente di Alzheimer Italia citando il rapporto – sarebbe la diciottesima nazione del mondo per valore economico. Se fosse un’azienda, sarebbe tra le più grandi compagnie, più di Wal-Mart (che fattura 414 miliardi di dollari) o della Exxon Mobil (che ne fattura 311)”.

Le grandi cifre della spesa per la demenza riguardano oggi 35,6 milioni di malati (7,3 in Europa, un milione in Italia), che diventeranno 65,7 milioni nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050.

Sapendo che l’Alzheimer rappresenta il 50-60% di tutte le forme di demenza, si può pensare che il numero dei malati di Alzheimer in Italia sia di 600mila persone.

Secondo il Censis, inoltre, tra costi diretti e indiretti, il costo annuo medio per paziente in Italia è pari a circa 60 mila euro. Il rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia rileva che le famiglie del malato sono fattori determinanti nell’ assistenza e che sostengono una spesa di 9 miliardi di euro l’ anno per retribuire ‘badanti’ e infermieri.

Ma il problema dinnanzi a cui si trova una famiglia quando un congiunto si ammala, è enorme: ‘a chi mi rivolgo’, ‘quali sono i centri di diagnosi e di cura’, ‘quali strutture di assistenza’. ‘Alzheimer Italia’ in Lombardia ha messo a punto un database capace di dare risposte pratiche e articolate a tutte queste domande (340 servizi inseriti: 81 unità di valutazione, 82 nuclei Alzheimer, 12 centri diurni, 155 centri diurni integrati, 9 istituti di riabilitazione, 52 nuclei per ricoveri temporanei).

Salvini Porro ha annunciato che l’Associazione metterà a disposizione di tutte le Regioni che lo vorranno il database, l’intero protocollo, procedure, schede e questionari, al fine di creare una grande rete italiana. Per il momento, il discorso è stato avviato con tre regioni: Emilia Romagna, Liguria e Toscana.

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