Arriva “Eyeassist”, l’occhio magico per i malati di sla

I malati più gravi di Sla potranno comunicare attraverso il movimento dei bulbi oculari con un sistema simile al T9 usato per gli sms. Questo si propone un progetto realizzato dal gruppo di ricerca “Multimedia Signal Processing and Understanding” attivo al dipartimento di Ingegneria e scienza dell’informazione (Disi) dell’Università di Trento. Da tempo sono in commercio dispositivi per dare la possibilità a persone che si trovano in queste condizioni di comunicare.

La novità  è che i ricercatori trentini hanno messo a punto un sistema a basso costo per il controllo del computer mediante un sistema di tracciamento dell’occhio chiamato EyeAssist che, una volta sul mercato, potrebbe essere acquistato per 8-10 mila euro rispetto ai 15-20 mila necessari finora per tecnologie dalle performance simili. Sono in corso i test, e la versione stabile – prevedono i ricercatori – dovrebbe essere pronta nel giro di qualche mese.

Si tratta di un sistema basato sull’utilizzo di una webcam commerciale, in grado di riconoscere sullo schermo un certo numero di aree funzionali (dei pulsanti) le cui funzionalità sono personalizzabili a seconda dell’utente. Il sistema potrà servire anche per leggere un eBook, per sfogliare una galleria fotografica, una libreria musicale, senza necessitare dell’ausilio di mouse o tastiera. In altre parole la piccola telecamera commerciale, monitorando il movimento dei bulbi oculari, consente alla persona malata di comporre sullo schermo del computer semplici frasi o di selezionare alcune opzioni. Il lavoro è stato realizzato con il supporto del Servizio informazione e valutazione ausili abilita del Presidio ospedaliero Villa Rosa di Pergine.

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