ROMA – l’attacco ischemico transitorio (Tia) riduce del 20% le probabilità di sopravvivere fino a 9 anni dopo l’evento cardiovascolare. A sostenerlo è uno studio pubblicato dai ricercatori di melina gattellari dell’università del New South Wales (Australia) sul Journal of the american heart association.
Gli studiosi sono giunti al risultato analizzando 22.157 Casi di Tia: hanno così rilevato, oltre all’accorciamento dell’aspettativa di vita, che maggiore è l’età in cui si verifica l’evento, maggiore è l’impatto, e che in particolare l’impatto risulta “significativo” oltre i 65 anni. “Questi risultati – spiegano i ricercatori – evidenziano quanto sia importante affidarsi alle cure mediche quando si verificano i sintomi di un ictus, anche se scompaiono dopo un breve periodo”