ROMA – Il virus dell'aviaria che ha appena fatto una vittima in Cina, un 39enne che viveva a Shenzhen, non e' capace, almeno per ora, di trasmettersi da uomo a uomo e presumibilmente la vittima e' stata contagiata dal contatto diretto con un volatile.
Riportata online dalla Reuters, e' la rassicurazione che arriva dalle autorita' sanitarie cinesi: il virus isolato dall'uomo e' simile al 90% ai virus influenzali H5N1 precedentemente isolati in papere in Cina, fatto che avvalora l'ipotesi dell'infezione dell'uomo per contatto diretto con un uccello, dichiarano dal Centro per controllo e prevenzione delle malattie di Shenzhen. Altre analisi genetiche hanno mostrato che il virus killer e' simile a quello trovato in uccelli ad Hong Kong e che puo' essere trattato con l'antivirale amantadina.
Le autorita' e gli scienziati temono pero' che il virus, mutando, diventi capace di trasmettersi da uomo a uomo come un comune virus influenzale, moltiplicando cosi' le occasioni di contagio.