Batterio killer dal fieno egiziano? Il Cairo nega

IL CAIRO – Il ministro dell'agricoltura egiziano, Ayman Farid Abou Hadid, ha reso noto di aver ricevuto dalla Commissione Europea una lettera nella quale si smentisce che all'origine dell'infezione di E.coli in Europa ci sia il fieno greco egiziano.

L'annuncio e' stato fatto in occasione di una conferenza stampa con l'intervento dell'ambasciatore d'Italia, Claudio Pacifico, per la presentazione della fase finale del progetto italo-egiziano 'Attivazione di Sistemi Produttivi Integrati tra Italia e Egitto' (S.P.I.I.E.), mirato a far aumentare le esportazioni di prodotti ortofrutticoli dall'Egitto all'Italia attraverso il miglioramento della qualita' delle produzioni e lo snellimento delle procedure di esportazione.

Abou Hadid ha ripetuto che tutti i controlli compiuti sui prodotti esportati da porti egiziani hanno dato esito negativo per l'infezione, anche se, ha poi precisato il capo del Servizio Quarantena, Ali Soliman, in passato fino al 2009 era stata accertata la presenza del batterio in prodotti da esportazione. Pacifico ha ricordato l'importanza degli scambi commerciali tra i due paesi, che vedono l'Italia al primo posto come partner commerciale dell'Egitto.

Il progetto SPIIE in fase di conclusione secondo il diplomatico costituisce un contributo importante sul piano della cooperazione internazionale, anche perche' finanziato da otto regioni italiane (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Molise e Friuli Venezia Giulia). Il direttore dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Cosimo Lacirignola, ha da parte sua rlevato la natura particolare del progetto, sviluppatosi in un 'mix istituzionale' che vede coinvolti tre ministeri egiziani, due italiani (esteri e sviluppo economico), e otto amministrazioni regionali italiane. ''Un vero esempio di cooperazione decentrata'', ha commentato il ministro Abou Hadid.

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