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Batterio killer: e se l’origine fosse nell’uomo?

di Alessandro Avico |18 Giugno 2011 17:22

ROMA – Potrebbero essere partite dall’uomo le infezioni provocate dal batterio killer che stanno colpendo soprattutto la Germania. E’ la nuova ipotesi alla quale stanno lavorando gli esperti europei e che hanno appena pubblicato sulla rivista europea Eurosurveillance. ”All’origine dei casi potrebbe esserci un focolaio interumano”, ha detto all’Ansa Alfredo Caprioli, responsabile del Laboratorio europeo di referenza per l’Escherichia coli presso l’Istituto Superiore di Sanità.

Caprioli ha coordinato lo studio europeo con il danese Flemming Scheutz, del centro di referenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per la sorveglianza microbiologica. ”Per ora è solo un’ipotesi, tutta da verificare”, ha rilevato l’esperto.

Se così fosse, si dovrebbe indagare sugli operai della fattoria in cui si producevano i germogli all’origine dell’epidemia. E’ possibile che uno di essi possa avere infettato l’acqua usata per coltivare i germogli. L’ipotesi nasce dal fatto che il ceppo di origine del batterio killer (battezzato 104:4H) è noto per legarsi alle mucose dell’intestino umano e ”finora mai descritto in alcun serbatoio animale”.

In uno scambio genetico, non si sa se avvenuto nell’intestino umano o in quello animale, avrebbe acquisito la capacità di produrre la tossina Shiga, che provoca diarrea emorragica e Sindrome emolitico-uremica (Seu).

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