Il batterio killer dopo 3500 casi si sta fermando?

ROMA – Ha collezionato 3500 casi, ha toccato quota 40 vittime in Europa di cui 39 in Germania, ha spaventato tutto il vecchio continente dopo aver passato le frontiere francesi: ora il batterio killer si sta fermando?

Stando ai dati delle autorità sanitarie tedesche dello Schleswig-Holstein e di Amburgo da venerdì scorso sono state registrate solo 5 nuove infezioni. L’Istituto Robert Koch ha parlato di 2684 casi di infezione e la causa del germe maledetto ancora non è stata ben identificata: oltre ai germogli di fagioli che sono stati per settimane sotto accusa, sono stati ritrovati dei batteri in un ruscello vicino Francoforte.

La diffusione potrebbe essere il risultato di un “attacco terroristico”, almeno secondo la rivista spagnola Interviu citando fonti dei servizi di intelligence di Madrid. L’ipotesi sarebbe stata comunicata ai servizi alleati dall’ intelligence di Berlino, che starebbe esplorando anche questa pista. Alcuni fatti darebbero una certa attendibilità all’ ipotesi, come la comparsa di diversi focolari in varie zone del paese, e l’alta tossicità del batterio. Il batterio, nell’ ipotesi di una diffusione criminale, potrebbe essere stato coltivato in laboratorio, scrive Interviu.

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