Batterio Killer: quale la causa?

(di Roberto Caracciolo).
– BERLINO, 31 MAG – Aumentano ancora in Germania le
vittime del batterio killer E. Coli che, per la prima volta,
colpisce mortalmente anche fuori dai confini tedeschi portando
il bilancio complessivo a 16 decessi (tra confermati e
presunti): una donna e' deceduta in Svezia e, mentre si
registrano i primi presunti casi in Spagna e nella Repubblica
Ceca, le autorita' sanitarie di Amburgo (Nord) cominciano a
dubitare che l'infezione sia stata provocata dal consumo di
cetrioli contaminati importati dalla Spagna.
Le autorita' sanitarie europee non sono ancora riuscite a
determinare con esattezza la ''fonte della contaminazione'' del
batterio E.Coli ma – secondo i risultati dei primi test eseguiti
ad Amburgo – i patogeni individuati sui alcuni dei cetrioli
incriminati non corrispondono a quelli rilevati nelle feci di
alcuni pazienti (appartenenti al sierogruppo E. Coli Vtec O104).
In attesa dei risultati definitivi, anche il ministro della
Sanita' di Amburgo, Cornelia Pruefer-Storcks – come ha fatto
oggi la Commissione Ue – ha detto che ''la fonte
(dell'infezione) non e' stata ancora identificata''. Ma il tempo
stringe. In Germania il numero delle vittime (confermate e
presunte) e' gia' salito a 15 (di cui 6 confermate), mentre una
donna di circa 50 anni e' morta in un ospedale del sudovest
della Svezia (a Goteborg) dopo essere stata contaminata
probabilmente durante un soggiorno in Germania.
Intanto, e' emerso il primo possibile caso in Spagna, dove un
uomo di 40 anni da poco rientrato da un viaggio in Germania e'
stato ricoverato a San Sebastian, vicino alla frontiera con la
Francia. Alla lista dei nuovi paesi colpiti, si e' aggiunta
anche la Repubblica Ceca, dove una turista americana che era
stata di recente anche in Germania e' stata ricoverata a causa
di una di diarrea sanguinosa, uno dei sintomi di questa
malattia. In questo caso, i test hanno confermato l'infezione.
Per il momento, l'epidemia non ha colpito l'Italia, ma
secondo il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ''non si puo'
escludere che la variante dell'Escherichia Coli, ora diffusa in
Germania, possa arrivare'' nel nostro paese. Tuttavia, ha
aggiunto, ''si puo' escludere la trasmissione dell'infezione
adottando e mantenendo regole di igiene, come quella di lavare
accuratamente le mani, la frutta e la verdura''.
Nonostante le rassicurazioni delle autorita', i consumi di
frutta e verdura sono in forte calo in Europa e gia' la Spagna
ha indicato che chiedera' al Consiglio informale dei ministri
dell'Agricoltura dell'Ue – riunito oggi a Debrecen (Ungheria –
misure straordinarie e urgenti per tutti i produttori europei di
ortofrutticoli fortemente penalizzati dalla crisi sotto il
profilo economico.
Da parte sua, la Confederazione italiana agricoltori (Cia),
fortemente preoccupata per l'evoluzione dell'epidemia, ha
sottolineato che l'Ue deve ''fare subito chiarezza'' sulla
situazione ''proprio per scongiurare il pericolo che allarmismi
ingiustificati possano determinare un crollo nei consumi di
verdure e ortaggi freschi, con gravi danni per i produttori
agricoli''.
Per le autorita' italiane, comunque, la cautela non e' mai
troppa: oggi i carabinieri dei Nas hanno sequestrato a titolo
precauzionale nove quintali di cetrioli provenienti
dall'Andalusia..

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