Belpietro replica a Pisapia: “Vuoi imbavagliarci”

Pubblicato il 8 Marzo 2012 - 00:00 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 7 MAR – Dopo l'annuncio del sindaco di Milano Giuliano Pisapia di querelare Il Giornale e Libero, il direttore di quest'ultimo, Maurizio Belpietro, ha deciso di rispondere con un editoriale sul giornale di domani dal titolo: ''Gli diamo noia, Pisapia tenta di imbavagliarci''.

Ecco alcuni estratti. ''Conosco Giuliano Pisapia da molti anni. Il primo incontro credo risalga ai tempi dell'Indipendente, quotidiano corsaro che nei primi anni Novanta racconto' senza pregiudizi l'avanzata della Lega e senza reticenze la fine della prima Repubblica. Il futuro sindaco di Milano all'epoca era un semplice avvocato con idee di sinistra e un ottimo nome, quello del padre, penalista di fama nazionale e tra gli ispiratori del nuovo codice di procedura penale. Sin dall'inizio, Giuliano si dimostro' un tipo mite e tollerante. Non era il classico reduce del Sessantotto, rimasto estremista anche una volta indossati gli abiti del professionista borghese. Ovviamente era un signore con idee radicali molto marcate, ma era disposto al confronto e al dialogo''.

''Da quando e' entrato a Palazzo Marino – continua Belpietro – il professionista tollerante e ragionevole incontrato vent'anni fa ha lasciato il posto a un gerarchetto insofferente alle critiche, che si circonda solo di chi la pensa come lui, reagendo con impazienza alle domande che lo mettono in difficolta'. Mesi fa praticamente allontano' una giornalista che lo incalzava sulle contestazioni a Podesta' e appena arrivato fece piazza pulita di tutti i dirigenti trovati per installare in Comune i suoi uomini''.

''I suoi uffici – continua l'editoriale – si sono infatti incaricati di far sapere che il sindaco ha querelato Libero, colpevole di aver pubblicato una serie di titoli, articoli e lettere titolate in maniera gravemente diffamatoria. La nota del Comune non specifica quali siano i contenuti che hanno fatto saltare la mosca al naso del primo cittadino. L'unico riferimento citato e' al titolo di una lettera apparsa quasi due mesi fa, in occasione della morte dell'agente della Polizia municipale Nicolo' Savarino, di cui Pisapia veniva accusato di essere responsabile per la sua politica nei confronti dei rom. Una critica politica, poco piu' di un francobollo pubblicato a pagina 40 dell'edizione milanese''.

''Ovviamente – conclude Belpietro – la metamorfosi di Pisapia ci dispiace, piu' dal lato umano che da quello politico. Vedere un uomo partito promettendo di far sorridere Milano incarognirsi in pochi mesi e' un brutto spettacolo. Un sindaco che non ha nulla da dire quando i No Tav assaltano una redazione e apre bocca solo per farla chiudere ai giornalisti che non gli fanno soffietti, non fa sorridere, fa piangere. Per questa ragione ci permettiamo di lanciare un appello. Giuliano, torna in te''.