Le capre? Anche loro “parlano” in dialetto

ROMA – Secondo degli studiosi inglesi le capre parlano il dialetto: se una capra, ad esempio, viene allevata in Emilia Romagna avrà un “tono” e un “accento” diverso rispetto a una allevata in Toscana o in Basilicata.

La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori della Queen Mary University di Londra e pubblicata sull’Animal Behaviour journal. I ricercatori dicono: “Nonostante il ridotto repertorio vocale, i richiami dei capretti fratellastri sono diventati più simili se allevati insieme nell’ambito dello stesso gruppo sociale.

I ricercatori hanno infatti registrato e monitorato il timbro sonoro di alcuni piccoli di capra all’età di una settimana e all’età di cinque settimane. Il campione di ovini studiato comprendeva sia fratelli che fratellastri e se è stato notato un timbro di voce più simile al crescere tra capretti fratelli, è stato anche notato che i piccoli senza legame di sangue ma allevati nello stesso gruppo sociale tendevano ad acquisire un repertorio vocale molto più simile.

Proprio come gli esseri umani questi animali sono infatti in grado di sviluppare un accento nel proprio verso che differisce profondamente dall’intonazione di altri gruppi. Per dimostrarlo la Bbc ha fatto sentire la registrazione di tre differenti versi caprini a seconda del gruppo sociale registrato.

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