”E’ un grande momento in cui anche chi rappresentava la chiesa anche in modo caricaturale deve prendere atto che abbiamo un Santo Padre che sa sbalordirci e meravigliarci”. Parola di Pier Ferdinando Casini, riguardo all’apertura del papa Benedetto XVI sul profilattico.
Non c’è limite all’abuso della nostra modesta intelligenza. E non c’è limite alla più viscida ipocrisia. Casini, ultracattolico nelle sue più sentite espressioni, ha al suo attivo un divorzio e un successivo matrimonio, civile, con madre di due suoi figli.
I complimenti andrebbero fatti al Papa o a chi per lui gestisce il lancio del libro intervista con Benedetto XVI “Luce del mondo”, del giornalista e scrittore tedesco Peter Seewald. Seguendo a perfezione l’esempio di Bruno Vespa, che ormai ha messo a punto un sistema quasi scientifico per far parlare dei suoi libri, quando vengono pubblicati con cadenza annuale, anche il libro del Papa viene propinato al pubblico un po’ per giorno, in modo da costringere i giornali a occuparsi ogni volta di una piccola ma stimolante anticipazione.
Con Casini, siamo arrivati al coro delle beghine. O meglio, dei sepolcri imbiancati.