Il Cda Rai scadrà a marzo: tre ipotesi per trovare la maggioranza

Pubblicato il 24 Novembre 2011 - 12:41 OLTRE 6 MESI FA

Lorenza Lei (foto Lapresse)

ROMA – Il consiglio di amministrazione Rai targato Lorenza Lei scadrà il 28 marzo prossimo e bisogna rimpiazzare le poltrone senza scontentare nessuno. Le ipotesi sul tavolo sono tre, stando a quanto scrive il Sole 24 Ore.

Si potrebbe prorogare il termine di Lorenza Lei fino a fine legislatura, oppure rinnovare il Cda con la legge Gasparri o ancora cambiare le regole per la nomina del vertice, inserendo l’amministratore delegato.

Se si aprisse lo scenario numero uno il Pdl di certo sarebbe contento, ma non è detto che Pd, Udc e Terzo Polo rendano facile questa opzione. Qualora si rinnovasse secondo la Gasparri, la Vigilanza dovrebbe nominare sette consiglieri su nove: quattro per maggioranza, tre per l’opposizione.

Come spiega Marco Mele sul Sole 24 ore c’è qualche problema perché “attualmente in Vigilanza vi è una situazione di sostanziale parità, 20 a 20, tra l’ex centro-destra e l’ex opposizione, situazione che complica la vicenda. Senza contare la rivendicazione della presidenza da parte della Lega Nord, in quanto riservata all’opposizione. Il bello, però, è che la legge Gasparri riserva all’azionista, ovvero al Tesoro, e quindi a Monti stesso se manterrà l’interim, oppure al nuovo ministro dell’Economia, la nomina dell’ottavo consigliere. Quello decisivo per determinare la maggioranza in Cda. Il presidente, designato anch’esso dal Governo, deve ricevere il voto favorevole dei due terzi della Vigilanza e, in genere, non è omogeneo alla “maggioranza”. Senza dimenticare che nel 2016 scadrà la concessione a Rai spa per il servizio pubblico: il prossimo Cda, in sella per tre anni, arriverà sulla soglia di una scadenza cruciale per capire quale futuro avrà la Rai. Un’ipotesi alternativa sarebbe quella della privatizzazione prevista dalla Gasparri e mai attuata”.

In tutto questo caos entro inizio dicembre bisogna decidere l’importo del canone Rai per il 2012. Il Tesoro  deve rispettare il versamento del canone pagato e sospeso a settembre.

Il 9 maggio prossimo invece scade il termine per l’Agcom, Autorità per le comunicazioni: nove membri, otto nominati dal Parlamento e il presidente direttamente dal governo.