Il bluff dei cibi-medicina: quattro su cinque non “curano” nulla

Yogurt con antiossidanti, latticini con Omega3, cibi che ti possono curare o prevenire ogni tipo di malattia. Quante volte abbiamo sentito pubblicità del genere? Cibi che sembrano sostituire le medicine e vengono venduti come fossero un toccasana naturale. Peccato che quattro volte su cinque tutto questo non sia vero. Anzi, senza giri di parole, si può affermare che quella dei cibi che curano è un vero e proprio bluff pubblicitario. A rivelarlo è l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare che ha bocciato l’80% dei 400 prodotti controllati.

L’Autority europea ha sottoposto a valutazione 400 prodotti che vengono reclamizzati come “curativi” perché arricchiti di proprietà e ingredienti utili per la salute. Il totale dei prodotti che saranno sottoposti alla sua attenzione è però di 4mila e sono stati indicati dalla Commissione europea. Sono i purè arricchiti al selenio, gli yogurt con lactobacillus, gli integratori energetici che promettono miracoli, e vi dicendo. Finora l’Efsa ci dà una notizia importante: quattro di questi prodotti su cinque non hanno nessuna funzione curativa. Se quindi cercate la salute per via alimentare sappiate che “cibi-medicina” non ci sono o quasi.

Un duro colpo al mercato, costantemente in crescita, degli alimenti arricchiti e degli integratori alimentari? Di certo un colpo battuto dalla scienza. Ma la percezione del consumatore, la sua “voglia” di un prodotto anche quando questo prodotto nella realtà non c’è, sono altra e diversa cosa.  Basti pensare che il mercato degli alimenti arricchiti vale 45 miliardi di euro e che, in Italia, il 30% della popolazione utilizza regolarmente questi prodotti. L’Europa ne nega i benefici, le conseguenze sulle vendite ci saranno? .  Potrebbe rallentare, questo sì, la corsa verso la “neutraceutica”, nuova frontiera che vuole far saltare la distinzione tra cibo e medicina creando prodotti con caratteristiche miste.

Gestione cookie