Cina. Nuovo giro di vite su accesso a internet, polemiche e proteste

PECHINO, CINA – Accese polemiche nella capitale cinese per l’ordine della polizia a bar, ristoranti, hotel e internet cafe’ di installare su tutti i computer un software molto caro che monitora e registra i dati di coloro che si collegano ad internet tramite la connessione del locale.

Il nuovo software costa dai 2000 ai 4000 euro e permette alle autorita’ di accedere ai dati di chi ha navigato e dei siti visti per almeno 60 giorni dopo la navigazione. Gli esercenti che non si adegueranno, dovranno pagare una multa di oltre 1500 euro. Costo dell’operazione e multa ritenuti troppo onerosi per gli esercenti cinesi che stanno protestando.

Ma proteste si stanno diffondendo anche fra gli utenti, soprattutto i giovani su internet che denunciano un’altra stretta della censura su internet nel Paese. Le autorita’ di Pechino si difendono definendo necessaria la nuova norma per una serie di ragioni.

L’intenzione e’ quella di porre un freno alla navigazione verso siti vietati, come quelli di gioco d’azzardo, pornografici, o di download illegale di musica. Ma le polemiche non si placano e molti commercianti del centro di Pechino, dove e’ entrata in vigore la legge in via
sperimentale, minacciano proteste.

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