La Cina spia Google, account violati: rinviato lancio cellulari

Mentre Google rinvia il lancio di due cellulari in Cina, alcuni reporter stranieri a Pechino hanno denunciato l’assalto degli hacker ai loro account Gmail.

La denuncia è apparsa sul sito del Foreign Correspondent Club e il gruppo internazionale Reporter Senza Frontiere (Rsf) si è dichiarato «indignato per gli attacchi che rappresentano un’intimidazione per le loro fonti e una seria violazione della loro sfera privata, del loro lavoro e della loro libertà di diffondere notizie ed informazioni».

La scorsa settimana Google aveva denunciato l’attività di “spionaggio” delle comunicazioni di dissidenti e attivisti per i diritti umani che usano i suoi siti web, aggiungendo che avrebbe messo fine alle sue attività in Cina se la censura avesse continuato a controllare il suo portale.

Alcuni media locali aveva anche parlato di una chiusura dei suoi uffici cinesi, ma Google ha prontamente smentito.

«Non commentiamo le voci e le ipotesi – ha chiarito una portavoce della compagnia americana – c’é un’ indagine in corso e semplicemente non possiamo entrare nei dettagli».

Citando per la prima volta Google, il portavoce del ministero degli esteri di Pechino Ma Zhaoxu ha dichiarato che le imprese operanti in Cina «devono rispettare le leggi cinesi», comprese quelle sulla censura. «Il governo incoraggia lo sviluppo di Internet ma le imprese straniere in Cina devono rispettare la legge e i regolamenti cinesi, i costumi e le tradizioni cinesi e assumersi le conseguenti responsabilità sociali, e certamente Google non fa eccezione», ha spiegato.

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