Crisi: su Twitter i grandi d'europa si scoprono "Piigs"

ROMA, 9 AGO – ''E' ufficiale: faccio anch'io parte del club dei Piigs'' confida un trader francese su Twitter sull'onda dei tanti commenti al crollo dei mercati apparsi sul social network. Dalla Francia provengono i post più allarmati. ''Siamo tutti Piigs (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia, Spagna) e ora Germania, Francia, Belgio e Stati Uniti'', scrive una ragazza.

''Mi sciocca che in Germania tutti pensano che non saranno danneggiati se non aiuteranno i Piigs'', attacca il gestore di un piccolo hedge fund dalla Gran Bretagna. Mentre a Parigi ci si preoccupa dell'eccessivo peso degli anglosassoni in Borsa, e persino alla Banca centrale europea: ''Quando ho saputo che gli inglesi sono il 60% anche alla Bce ho preso d'acido'' si sfoga un francese.

In Spagna prevalgono gli attacchi alla Germania, ''La medicina della Bce sembra funzionare – si legge in un post – se la dottoressa Merkel lo consente''.

In Italia, invece, si cerca piuttosto di sorridere con battute come ''La Bce ci chiede dei fatti (mandiamoci Vasco Rossi)''. Mentre da al di la' dell'Oceano arriva il monito di chi la crisi debitoria l'ha vista da vicino: ''Downgrade del debito negli Stati Uniti. Sommosse nel Regno Unito. Crisi finanziaria nei Piigs. Il crack in Argentina del 2001 non era poi cosi' straordinario'', scrive un argentino.

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