ROMA – Il sangue di pitone birmano fa aumentare le dimensioni del cuore. Potrebbe sembrare una credenza tribale, invece è la scoperta dell’università del Colorado con una ricerca condotta da Cecilia Riquelme. Iniettando nel cuore dei topi da laboratorio il plasma estratto dal sangue del pitone, il cuore aumenta di dimensione. La capacità di far crescere il muscolo cardiaco dipende in particolare da tre acidi grassi presente nel sangue del serpente. Se il siero contenete tali sostanza fosse utilizzabile dall’uomo sarebbe possibile individuare cure più efficaci contro alcune patologie, un potenziamento del pompaggio del sangue utile alle donne in gravidanza o agli atleti.
Il cuore è il muscolo che funge da pompa nel sistema circolatorio sanguigno e come tale può essere ingrandito. Nell’uomo e in molti mammiferi il cuore può crescere tra il 10 ed il 20 per cento dopo mesi di mesi di attività fisica, mentre nei pitoni cresce anche del 40 per cento dopo appena tre giorni. I serpenti infatti hanno la capacità di rimodellare i propri organi interni nella fase della digestione, specialmente se la preda ingerita è grande come nel caso di un cervo o di un maiale.
Lo studio condotto dalla Riquelme ha mostrato come la crescita sia innescata non da proteine o enzimi, come inizialmente ipotizzato, ma da tre particolari acidi grassi: l’acido miristico, l’acido palmitico e quello palmitoleico. Un cocktail con questi tre “ingredienti” somministrato ai topi ha permesso la crescita del cuore dei mammiferi, che non hanno mostrato segni di fibrosi o accumuli di grasso pericolosi per la salute. Inoltre il cuore è l’unico muscolo che risente degli effetti di queste sostanze.
Le applicazioni di questa scoperta sono moltissime, soprattutto in campo medico. Un cuore più grandi implica una migliore circolazione sanguigna, dunque migliore ossigenazione dei tessuti e benefici per la saluta. Con la giusta combinazione di acidi grassi dunque ogni persona potrebbe avere un cuore da atleta senza il bisogno di seguire l’allenamento necessario. Leslie Leinwand, coautore dello studio, ha detto: “Non consigliamo alle persone di prendere una pillola per sostituire lo sport- La nostra speranza è piuttosto scoprire come questi acidi grassi potrebbero essere utili nel combattere alcune patologie cardiache ed è ancora lunga la strada da percorrere in questo senso”.
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