Dal genoma dei batteri chiave per deodoranti intelligenti

ROMA, 12 FEB – Svelate le basi molecolari della formazione del sudore grazie al recente sequenziamento del genoma dei principali responsabili dell'odore, otto differenti specie di batteri che popolano le ascelle. L'obiettivo e' quello di riuscire a realizzare prodotti deodoranti (che negli Usa sono classificati come farmaci da banco) piu' sicuri e rispettosi della flora batterica del corpo. "E' la famiglia dei Corynebacterium che ossida gli acidi grassi contenuti nel sudore innescando il processo del cattivo odore mentre il resto della microflora che popola le ascelle svolge un ruolo marginale" spiega Helena Barzantny del Centro di biotecnologie dell'università di Bielefeld, in Germania, autrice della review dedicata alla deodorazione in pubblicazione sull'International Journal of Cosmetic Science. "La famiglia dei batteri appena identificata agisce bio-trasformando enzimaticamente i componenti nella 'nicchia' ascellare.

Alla analisi del genoma batterico si associa anche lo studio di altri componenti delle ghiandole sudoripare che hanno dimostrato un ruolo strategico nella formazione del cattivo odore, ovvero i derivati degli ormoni steroidei, alcuni composti della degradazione degli aminoacidi e specifiche catene corte di acidi grassi volatili".

"Grazie all'identificazione dei meccanismi molecolari alla base della formazione del sudore si può pensare ad una deodorazione selettiva e più fisiologica che agisca esclusivamente sugli enzimi batterici responsabili della formazione del cattivo odore e che preservi il resto della microflora naturalmente presente sulle ascelle. Il settore degli antitraspiranti infatti è anche oggetto di critiche circa la sicurezza d'uso di alcuni componenti di sintesi come i derivati dell'alluminio e le industrie cosmetiche più innovative si stanno orientando verso una nuova concezione di deodorazione, selettiva e naturale, garantita dall'impiego di componenti target-specifici intelligenti" conclude la ricercatrice.

La bibbia mondiale dei cosmetologi, la rivista statunitense Cosmetic and Toiletries, annuncia in questi giorni i primi componenti deodoranti completamente naturali come i derivati del lichene alpino, ricco di acido unico che agisce esclusivamente sui batteri che provocano il cattivo odore mentre preserva gli altri. Prodotto e destinato al mercato americano, dove i deodoranti non sono semplici cosmetici ma classificati come farmaci da banco, è invece un nuovo prodotto che contiene sì i derivati dell'alluminio, ma riciclato e minerale, cioè ricavato dalle cave di roccia bauxite, la principale fonte di alluminio. Infine foglie di oliva e palma ad azione antimicrobica ed eliminazione di profumi e conservanti, sostituiti con essenze naturali. In Italia sono stati spesi circa 396 milioni di euro nell'ultimo anno per stick, gel, panetti solidi, spray e talchi deodoranti e antitraspiranti e il comparto dell'igiene e della profumazione personale è destinato a crescere ancora.

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