Diabete, controllare gli zuccheri: massimo 8 cucchiaini

LISBONA – La voglia di dolce deve trovare una sogna massima: 8 cucchiaini al giorno (circa 50 grammi per gli uomini, e 40 per le donne, ancor meno per i bambini). L'eccesso a tavola di zuccheri aggiunti, nei carboidrati tipo il pane bianco come nelle bevande zuccherate, e' pericoloso, a lungo termine, sui trigliceridi nel sangue, l'insulino resistenza, le complicanze del diabete.

E questo vale sia per le persone con disordini metabolici che in quelle in salute. A dirlo, nell'ambito del 47mo Congresso Europeo Easd a Lisbona, il presidente della Societa' italiana di diabetologia (Sid) Gabriele Riccardi che ha anche sottolineato il maggiore valore informativo delle misurazioni della glicemia postprandiale rispetto al consueto check a digiuno.

Il grido d'allarme lanciato a Lisbona dai diabetologi Sid varrebbe piu' per i soft drink che per i cibi con zucchero, perche' bere una bibita zuccherata prima dei pasti "da' un senso di sazietà – ha sottolineato Riccardi – pari allo zero, e pertanto non frena l'appetito. Una lattina del consueto formato da 330 ml contiene mediamente 33 grammi di zucchero; se la si beve due volte a settimana e' possibile a compensarla ma con due lattine al giorno si e' fuori quota massima.

Per i giovani italiani si stima un consumo medio di soft drink di 3 bevande a settimana, un giorno si' e un giorno no. I coetanei negli Usa, con un consumo medio di una lattina al giorno, hanno gia' le tipiche conseguenze dell'obesita' infantile. Non si tratta, soprattutto nei pazienti diabetici, di demonizzare gli zuccheri, ma i loro eccessi si'". Anche perche' la glicemia alta dopo i pasti e' un pericolo per il cuore.

Come rivelano i risultati di uno studio di ricercatori Sid nel quale oltre 500 pazienti con diabete di tipo 2 sono stati seguiti per 14 anni: l'iperglicemia dopo i pasti – sottolineano dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano (Torino) – "è un fattore altamente predittivo del rischio di eventi cardiovascolari e di mortalità, più importante della iperglicemia a digiuno". Gli esperti consigliano perciò di misurare la glicemia sia prima sia dopo i pasti, correggendo con la terapia l'eventuale iperglicemia postprandiale.

Gestione cookie