e-G8: Sarkozy vuole paletti al web

PARIGI 24 MAG E' pro – PARIGI, 24 MAG – E' profonda la frattura che emerge tra i grandi protagonisti del mondo del web e i governanti, al termine della prima giornata dell''e-G8', il forum voluto dal presidente francese Nicolas Sarkozy, in programma oggi e domani a Parigi per lanciare un confronto su temi controversi come la privacy, il diritto d'autore, la neutralita' della rete. Nel corso dei lavori, l'impressione e' che ognuno sia rimasto arroccato sulle sue posizioni: da una parte i giganti di internet, come Google o Facebook, che rifiutano ogni intervento o controllo degli Stati, dall'altra i governanti, che vorrebbero maggiori regole. Una posizione, quest'ultima, espressa chiaramente dallo stesso Sarkozy all'inizio dei lavori, questa mattina. "Non voglio cercare di controllare la Rete, ma piuttosto aprire un dialogo proficuo tra governi e gli attori di Internet", ha affermato il presidente, davanti a oltre mille protagonisti mondiali del web, riuniti ai giardini delle Tuileries, a due passi dal museo del Louvre. Il presidente francese ha insistito sulla necessità di una nuova governance mondiale della Rete. "C'è una contraddizione straordinaria nel dire che Internet abolisce le frontiere e poi continuare a fare come se le regole potessero essere solo nazionali", ha avverito. La Francia ha introdotto due leggi contro la pirateria sul web ed e' all'avanguardia nella protezione del copyright. "A costo di sembrare impopolare, voglio dirvi che non potete rifiutare un minimo di regole e valori comuni. Non si può – sottolinea Sarkozy – veicolare il Male senza ostacoli ne' ritegno". Un messaggio che pero' non ha convinto gran parte degli addetti ai lavori. A partire dall'amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, il cui messaggio, in sintesi, e' stato il seguente: "Prima di pensare a progetti di regolamentazione, chiediamo ai governi di studiare soluzioni tecnologiche per risolvere i problemi da un punto di vista globale". Insomma. No interventi pubblici, neanche per la protezione del diritto d'autore, ma maggiori finanziamenti pe rlo sviluppo delle reti. ''La miglior politica per un governo è dare la banda larga fissa e mobile a tutti i cittadini'', taglia corto Schmidt. ''Pasolini non avrebbe potuto fare i suoi film se le sue creazioni fossero state subito diffuse gratuitamente sul web. La creazione ha bisogno di remunerazione, altrimenti muore'', ha tuonato da parte sua il ministro francese della Cultura, Frederic Mitterrand. Ora gli sguardi sono tutti puntati a domani, quando il Forum dovra' adottare un documento comune da inviare al vertice dei leader del G8, in programma giovedi' e venerdi' a Deauville. ''Il documento finale non dovra' necessariamente essere condiviso da tutti, ci possono essere delle contraddizioni'', ha avvertito Maurice Levy, patron di Publicis e organizzatore dell'evento, che andra' a Deauville insieme ad una delegazione di altri cinque rappresentanti, tra cui Mark Zuckereberg (Facebook) e Eric Scmidt (Google) per consegnare le raccomandazioni. Intanto, fioccano le polemiche per l'assenza di esponenti della societa' civile e del mondo dei consumatori dal Forum di Parigi.

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