KRAGUJEVAC (SERBIA) – La 500L che viene prodotta nello stabilimento Fiat di Kragujevac, nella Serbia centrale, e' ''una vettura chiave'' per il futuro del gruppo, ''un simbolo delle sue ambizioni di sviluppo''. L'amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, non nasconde le speranze che ripone nella vettura realizzata nella nuova fabbrica, dove un tempo produceva la Zastava.
La cerimonia nello stabilimento, inaugurato oggi, ricorda quella di dicembre a Pomigliano. Le due fabbriche hanno in comune la scritta che sovrasta l'edificio: ''Noi siamo quello che facciamo'', ''Mi smo ono sto stvaramo'' in serbo. Anche questa volta ci sono gli operai in tuta grigia, sorridenti, un numero alto di rappresentanti delle istituzioni, le linee supertecnologiche nuove di zecca. Marchionne, che fa prima una tappa a Belgrado per incontrare il presidente uscente Boris Tadic sostenitore convinto dell'investimento, e' accompagnato da Alfredo Altavilla, Olivier Francois e dal responsabile della Fiat serba Antonio Cesare Ferrara. Ci sono il presidente del Parlamento serbo, Slavica Djukic-Dejanovic, che ha l'interim di presidente della Repubblica, l'ambasciatore italiano a Belgrado, Armando Varricchio e il sindaco di Kragujevac, Veroljub Stevanovic.
''Il nostro obiettivo – spiega l'amministratore delegato della Fiat – non ero solo quello di rendere l'impianto piu' moderno. Volevamo anche trasformare questo luogo in un vero polo industriale, capace di attirare nuovi investimenti. Per questo abbiamo previsto di creare un nuovo parco in cui insediare i nostri fornitori''. Marchionne ricorda che nel 1953, la fabbrica inizio' a produrre modelli Jeep, un marchio che ora fa parte della famiglia Fiat-Chrysler e che ''nel 1954 ha preso avvio il legame con Fiat''. ''Invece che consegnare alla storia questo patrimonio di esperienze e competenze – sottolinea – abbiamo deciso di stabilire un nuovo stato dell'arte per la fabbrica. Abbiamo sviluppato un prodotto nuovo e unico per il mercato''. I numeri sono significativi: circa 1 miliardo di euro di investimenti, la capacita' di produrre fino a 200.000 vetture l'anno a regime, la creazione di 2.400 posti di lavoro nella fabbrica e di altri 1.000 tra i fornitori, entro la fine di quest'anno. La 500L iniziera' ad essere commercializzata in autunno e sara' esportata in tutta Europa e anche Oltreoceano, ''diventando una delle nuove bandiere internazionali della Fiat''. Marchionne spiega che ''aver deciso di produrla qui, in Serbia, e' un riconoscimento di quello che il Paese e' stato in grado di realizzare. Dopo anni difficili, la Serbia ha ripreso in mano il proprio destino, ha intrapreso un ampio cammino riformatore, ha varato un significativo piano di ammodernamento delle infrastrutture e ha creato un clima dinamico e favorevole agli investimenti esteri''.