Fitness, attenzione ai giovani: piccoli traumi per uno su due

ROMA  – Piccoli atleti a rischio distorsioni e traumi nelle ‘sfide’ al campo estivo. “Un ragazzino su due nei campus estivi dove si fa sport finisce per farsi male, procurandosi almeno una distorsione. E questo perchè, nella maggior parte dei casi, gli insegnanti non sono attenti a evitare questi rischi, e i ragazzini non sono preparati atleticamente”. Parola di Sandro Rossetti, primario della Divisione di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale San Camillo di Roma.

“I campi estivi – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – sono un sistema utile per impegnare i bambini in modo costruttivo, per evitare che che finiscono per trascorrere le proprie giornate davanti alla televisione o su internet. Ma il fatto è che per fare sport, anche da piccoli, è fondamentale curare prima preparazione e riscaldamento”.

Gettare ‘a freddo’ i ragazzini nella mischia rischia di moltiplicare i pericoli di stiramenti, distorsioni della caviglia e altri piccoli problemi. E se gli incidenti più gravi “sono, per fortuna rari, il fatto è che molto spesso anche i piccoli traumi si potrebbero prevenire”.

Secondo Rossetti “sarebbe utile, tanto per iniziare, favorire attività che non stressino il fisico, come il nuoto o la corsa in scioltezza. Dedicando sempre qualche minuto al riscaldamento muscolare”

Non a caso fra le attività più a rischio di piccoli traumi “c’è la partitella di pallone, o le sfide a pallavolo e a basket, fatte senza un’adeguata preparazione. Certo, sono attività molto amate dai ragazzini – ammette Rossetti – ma è bene ricordare che con gli opportuni accorgimenti i pericoli si possono ridurre al minimo”.

Quali sono i consigli ai genitori, alle prese con la scelta del centro estivo? “E’ bene optare per strutture gestite da preparatori atletici che abbiano una buona formazione e una cultura dello sport più appropriato per i giovani. Insomma, che siano formati ed esperti. Tutti sappiamo che i nostri figli preferiscono il calcio o il tennis, il basket o la pallavolo. Ma è necessario che queste attività siano associate a sport che abbiano una completezza articolare e muscolare, come il nuoto o la ginnastica di gruppo. E che tutti i gruppi muscolari siano messi in funzione”, raccomanda.

I Campus devono essere affidati “a persone preparate che sappiano bene che un muscolo prima di essere sottoposto ad uno sforzo, deve essere opportunamente riscaldato e allungato per evitare traumi muscolari, che possono poi comportare periodi di riposo ed eventuali terapie di recupero. Il riscaldamento del muscolo -evidenzia Rossetti- protegge le articolazioni e le rende più elastiche e meno esposte ai traumi”.

Altra precauzione importante, è la fase di defaticamento. “Le tossine accumulate si assorbono più rapidamente se l’esercizio prosegue a ritmo molto basso dopo la fine dello sforzo”, conclude l’esperto. I muscoli dei piccoli atleti ‘ringrazieranno’.

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