MILANO – Non è indagato il governatore della Lombardia Roberto Formigoni per l'inchiesta con al centro la fondazione Maugeri e che venerdì scorso ha portato in carcere, tra gli altri, l'ex assessore alla sanita' lombarda, in carica negli anni '90, Antonio Simone. Lo hanno fatto sapere fonti della Procura milanese rispondendo a una domanda precisa circa la posizione del presidente della Lombardia
Il nome di Formigoni compare in alcuni verbali depositati agli atti dell'indagine: non solo in quelli dell'uomo d'affari Pierangelo Dacco' (anche lui raggiunto da un nuovo provvedimento d'arresto nel carcere di Opera dove si trova dallo scorso 15 novembre per il caso San Raffaele) ma in particolare negli interrogatori resi dal suo fiduciario Giancarlo Grenci il quale ha raccontato che ''Dacco' e Simone ospitavano spesso sulle loro barche Roberto Formigoni (circostanza gia' emersa qualche mese fa nell'ambito dell'inchiesta sul gruppo ospedaliero fondato da Don Verze', ndr)'', e di sapere ''che erano in rapporti di amicizia e che risultano pagamenti con carte di credito di viaggi''.
Viaggi a favore anche del fratello dello stesso Formigoni. Secondo quanto appreso negli ambienti giudiziari tali fatti non avrebbero al momento alcuna rilevanza penale.