Gb, editoria. Ritorna ”lo squalo” col domenicale Sun on Sunday

Rupert Murdoch col suo nuovo giornale

LONDRA, GRAN BRETAGNA – Interviste esclusive ai vip del momento, un paio di anticipazioni sfiziose (la data del futuro referendum sull’indipendenza scozzese), un editoriale che recita l’ennesimo ‘mea culpa’ del gruppo sullo scandalo intercettazioni. L’erede del News of the World, il domenicale chiuso d’imperio l’anno passato dal patron Rupert Murdoch, ha finalmente debuttato nelle edicole britanniche con il nome Sun on Sunday.

Nella forma è uguale al fratello maggiore, nei contenuti, invece, siamo di fronte a una rivoluzione copernicana. Il domenicale chiamato a far dimenticare le brutture del News of the World sembra infatti dedicato alle famiglie, donne in testa. Niente colpi bassi, dunque, nò scandali rimpinzati di particolari scabrosi. Persino la modella a pagina tre – di norma immortalata in topless nel defunto settimanale, Sun –  ritratta in atteggiamenti più casti. Lo ‘squalo’ si è dunque fatto delfino e per vincere la sua scommessa ha disegnato un tabloid dal volto umano.

“Si percepisce la chiara intenzione di darer un taglio con quel tipo di giornalismo intrusivo”, ha detto ai microfoni della Bbc il guru dei media Roy Greenslade. “Mi colpisce in particolare il tocco soft: tutti compaiono in buona luce”. La sfida d’altra parte non è solo riabilitare se stessi ma cavar fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio.

“I giornali domenicali stanno andando fuori moda, sia tabloid che testate di qualità”, continua Greenslade. “Sarà interessante vedere se Rupert Murdoch riesce a invertire questo processo”. I numeri della prima edizione sono di certo imponenti: tre milioni le copie stampate, due milioni di copie vendute l’obiettivo da raggiungere. Al timone, a guidare la nave, c’è sempre Dominic Mohan, già direttore del Sun. Tra i personaggi celebri ingaggiati per curare le rubriche fisse spiccano nomi come lo chef Heston Blumenthal, Nancy Dell’Olio e l’ex calciatore Roy Keane.

“Da quando è stato chiuso il News of the World”, si legge nell’editoriale, “alcuni dei nostri stessi giornalisti sono stati arrestati, benchè non incriminati, e sospettati di aver pagato pubblici ufficiali per ottenere informazioni. Noi reputiamo queste persone innocenti fino a che non saranno provate colpevoli”.

Quindi il nuovo ‘contratto’ con i lettori. “Si è trattata di un’esperienza che ha fatto riflettere l’intero settore. I nostri giornalisti dovranno rispettare il codice deontologico e noi vigileremo: dopotutto, un giornale che vuole mettere i potenti di fronte alle proprie responsabilità deve fare la stessa cosa con se stesso”.

Rupert Murdoch in persona ha supervisionato il battesimo della sua ultima creatura. Il legame con la testata, oltre che economico, è d’altra parte anche emotivo: Murdoch ha infatti costruito il suo impero editoriale in Gran Bretagna, alla fine degli anni Sessanta, proprio sul Sun – prima ancora dello sbarco negli Usa. Il lancio è seguito con attenzione dai tabloid rivali. Il Daily Star Sunday era stato il maggior beneficiario della scomparsa del News of the World con un raddoppio della distribuzione, ma anche i domenicali del Daily Express e del Daily Mirror avevano visto salire le vendite. La partita è aperta.

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