Google sfida Apple: arriva One Pass, per abbonarsi a basso costo ai giornali

Google annuncia One Pass, il nuovo servizio low cost che consente agli editori di vendere abbonamenti, articoli e altri contenuti online. Per l’utente che visita il sito di un editore partner sarà possibile registrarsi una sola volta per poi acquistare i contenuti di qualsiasi sito abilitato al nuovo servizio. Inoltre, gli articoli acquistati tramite One Pass potranno essere letti su molteplici dispositivi, dal computer ai cellulari e tablet. una nuova piattaforma per sfidare Apple.

Andreas Wiele, responsabile della divisione Bild e Periodici di Axel Springer Ag, ha commentato: “L’iniziativa di Google è una chiara dimostrazione dell’accettazione e del supporto offerto a contenuti giornalistici di qualità a pagamento. Il nuovo sistema di pagamento consente agli editori di avere il pieno controllo su contenuto, prezzo, vendite e relazione con il cliente, con condizioni commerciali interessanti. Ci auguriamo che One Pass si sviluppi presto in una piattaforma generale per consentire di effettuare in modo semplice pagamenti sul web e nel mondo del mobile e delle App, così da diventare una reale alternativa ai sistemi esistenti”.

“Da tempo lavoriamo con gli editori per aiutarli a individuare nuovi modi per fidelizzare i lettori, attrarre traffico verso i loro siti e monetizzare i contenuti online”, ha spiegato Carlo D’Asaro Biondo, Google President South Eastern Europe, Middle East & Africa. “Da questa collaborazione e dalla sperimentazione di varie tecnologie possono nascere nuovi strumenti per sostenere e stimolare il giornalismo online”.

Negli ultimi anni Google ha sviluppato e sperimentato diversi prodotti per gli editori di giornali online, tra cui Fast Flip, First Click Free e Living Stories. Il nuovo servizio offre agli editori una tecnologia semplice per il pagamento delle news online e agli utenti un accesso flessibile e rapido ai contenuti di interesse.

Con One Pass news, gli editori possono scegliere quali dei contenuti presenti sui loro siti proporre a pagamento e a quale prezzo, vendere il contenuto su più piattaforme, comprese quelle mobili, vendere abbonamenti e accessi ai contenuti, semplificare l’acquisto di contenuti da parte dei lettori.

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