Governo e Pdl dilagano sui tg. Fede e Studio Aperto “bulgari”, la sorpresa è Mentana

ROMA – Passate le elezioni di maggio e la conseguente Par condicio, governo e Popolo della Libertà si riprendono una buona fetta degli spazi sui telegiornali nazionali. I dati diffusi dall’osservatorio di Pavia e analizzati per il Sole 24 Ore da Marco Mele lasciano pochissimi spazi alle interpretazioni: tra governo e partiti la maggioranza è onnivora e su quasi tutti i tg nazionali si prende una bella fetta di minuti.

Il contestato Tg1 di Augusto Minzolini, a giugno, ha dedicato a governo e maggioranza il 59,3% degli spazi totali (era il 45% a maggio). Il Tg2, invece, si ferma al 54,5% e il Tg3 al 41,9%. La testata di Bianca Berlinguer, però, spicca per un altro motivo: è quella che dà più spazio in assoluto al Pdl, il 20,7%.  Allo stesso modo il Tg3 è primo anche nello spazio riservato ai partiti fuori dal parlamento, il 10,3% del totale.

Fuori categoria il Tg4. Più che un telegiornale, infatti, la testata di Emilio Fede somiglia a un bollettino di informazione di governo e maggioranza. A giugno, infatti, governo, Pdl e Lega si sono mangiati  il 92% dello spazio, di cui il 67% di dichiarazioni di esponenti dei partiti. “Bulgaro” anche Studio Aperto che dedica il 77% del suo tempo al governo e un altro 6% al Pdl. Il Tg5, invece, dedica il 37% al governo e il 22% ai due partiti di maggioranza.

La “sorpresa”, a leggere i numeri, è il Tg La7 di Enrico Mentana che dedica un 60,6% a governo e maggioranza. Studio Aperto a parte, il 43,1% di La7 è la percentuale più alta tra tutti i tg riservata all’esecutivo.

Reazioni. I dati dell’osservatorio di Pavia scatenano la protesta di Giuseppe Giulietti e Stefano Corradino di Articolo 21. I due, in una nota spiegano: “L’Autorità di garanzia in queste settimane si è occupata frequentemente di internet suscitando anche legittime proteste nel mondo della rete. Dopo la consueta, seria e rigorosa rilevazione di Marco Mele oggi sul Sole24ore nella quale si evince che siamo in presenza ancora una volta di una sproporzione enorme in tv a favore del governo ci domandiamo se l’Autorità sarà così solerte nell’occuparsi del conflitto di interesse e delle disparità senza precedenti oppure farà finta di non vedere, e di non leggere! Se e quando sarà indetta una grande manifestazione nazionale come proposto oggi da Antonio Di Pietro sarà a nostro avviso indispensabile che comprenda anche questo tema”.

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