Attacco hacker al sito della polizia italiana. A rischio documenti segreti

Il logo dei LulzSec

ROMA – I server della polizia italiana sarebbero stati attaccati dagli hacker. Gli hacker Lulzsec, scrive Repubblica, hanno comunicato di essere penetrati all’interno dei server Cnaipic, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, che si occupa della prevenzione e della repressione dei crimini informatici. Migliaia di documenti sarebbero stati trafugati. E il gruppo ne ha già pubblicati alcuni e ha annunciato di volerli mettere tutti online.

Tra i file, scrive Repubblica, ci sarebbero ricostruzioni di attacchi informatici contro la procura di Genova, contro la Bank Medici (indagata dall’Fbi per riciclaggio nell’ambito del caso Madoff) e contro le compagnie petrolifere come Petrovietnam e Gazprom, lettere ufficiali in arabo e russo inviate a dirigenti di aziende e ministeri, documenti sullo scandalo Madoff al centro delle preoccupazioni della Exxon. E ci sarebbe anche un rapporto su un tentativo di mettere offline il sito del Popolo della Libertà , operazione chiamata dagli hacker “Killusconi”.

Il gruppo Lulazsec, legato agli hacker di Anonymous, ha annunciato l’attacco informatico su un sito dedicato alla pubblicazione anonima di documenti. L’annuncio era accompagnato dalle scuse:  “Abbiamo deciso di far trapelare tutto quello che è stato raccolto da quella task force cibernetica chiamata Cnaipic. Questa organizzazione corrotta ha raccolto prove da tutti i computer sequestrati e li ha utilizzati in operazioni illegali con agenzie di intelligence straniera e con le oligarchie per assecondare il loro desiderio di denaro e potere, mentre non le hanno mai usate per le indagini (…) Tutto il materiale è stato protetto per anni nei server con gente che aspetta un processo mentre il Cnaipic ha usato le prove per un gioco spionistico globale”.

 

 

 

 

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