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Il Fattoquotidiano del 9 marzo: “Borsellino ‘tradito da un carabiniere'”

di luiss_smorgana |8 Marzo 2012 23:51

La prima pagina del Fatto in edicola il 9 marzo

ROMA – Borsellino “tradito da un carabiniere”: il Fattoquotidiano sceglie la strage di via D’Amelio e i retroscena della trattativa fra mafia e Stato per il titolo d’apertura per l’edizione del 9 marzo.

Il giornale ricostruisce: “La Procura di Caltanissetta: il magistrato saltò in aria perché ostacolava la trattativa fra mafia e Stato. La moglie Agnese: “Mi disse che il generale Subranni era uomo d’onore””.

L’editoriale di Marco Travaglio è dedicato alla cosiddetta “trattativa” con Cosa Nostra, sotto il titolo “Il silenzio degli indecenti”. Travaglio esordisce così: “Siamo talmente abituati a sentir parlare di “trattativa ” fra Stato e mafia che ci abbiamo fatto il callo e non riusciamo più a misurarne l’enorme, incredibile, pazzesca gravità. Perché una cosa, anche prima del blitz di ieri a Caltanissetta, è assolutamente certa: quella trattativa ci fu, e non fu soltanto una, dal 1992 in poi (il procuratore Grasso parla di una “strategia della tensione mai finita”). Nel biennio terribile 1992-’94, e anche dopo, lo Stato che a favore di telecamera diceva e fingeva di combattere Cosa Nostra, dietro le quinte trescava con i mafiosi”.

Sotto l’apertura su Borsellino, c’è l’attesa per la sentenza a Marcello Dell’Utri: “Subito in carcere se confermata condanna”.

A centro pagina domina il caso del senatore Luigi Lusi: “Se parlo io salta il centrosinistra”. E ancora il Fatto: “Lusi: in cassa c’erano 214 milioni Ora 20. Se io ne ho presi 13, dove sono finiti gli altri 181?”.

 

 

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