Il ritorno degli intellettuali

Barbara Schiavulli su “I blog d’autore”, consultabile sulle pagine dell’Espresso, scrive:  Cala il silenzio su Baghdad. Il traffico scompare, i negozi chiudono, per strada decine di migliaia di poliziotti. Sale la tensione dopo l’attentato di Najaf, con quattro pellegrini sciiti morti per un’autobomba e la gente si chiude a casa. Fino ad un attimo prima Baghdad era vivace come non mai, rapita dai colori di una frenetica campagna elettorale, poi la pesantezza del silenzio. Per le strade tanta polizia da farla sembrare sotto assedio, agenti ovunque in divisa e in borghese. Il governo non ha lasciato niente al caso, chiusi aeroporti, frontiere, presidiati già dalla notte i seggi, il coprifuoco scattato in tarda serata impedirà alle autobombe di circolare, ma non ai kamikaze che potrebbero intrufolarsi tra gli elettori. Al Qaeda minaccia di uccidere chi si recherà ai seggi ma la gente sembra determinata a dire la sua con il voto…


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