In Lombardia c'è emergenza medici, -7.600 nel 2015

MILANO – ''Nella nostra Regione gli ospedali si stanno svuotando: entro il 2015, con tutti i camici bianchi che andranno in pensione, ne avremo 7.600 in meno. Una voragine, pari al 40% di quelli in servizio nel 2010''. L'assessore alla Sanita' della Lombardia, Luciano Bresciani, lancia l'allarme sulla futura carenza di medici, a margine del congresso nazionale della Societa' italiana di chirurgia in corso a Firenze.

Tante le specialita' a rischio: medicina interna, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, ginecologia e ostetricia, cardiologia, ortopedia e traumatologia, pediatria, psichiatria e nefrologia. I posti disponibili per i corsi post laurea in tutte queste specialita' in Lombardia oggi sono appena 750. Troppo pochi, tanto che la Regione da tempo ha chiesto che vengano portati a 1.277.

Anche per questo, l'assessore ha sottolineato la necessita' di ''rivedere il numero chiuso'', ma anche di ''aprire ai finanziamenti privati i corsi di specialita''', e ha proposto di avviare una sperimentazione proprio nella sua Regione. ''Se non modifichiamo il numero chiuso alla facolta' di medicina – ha detto – la Lombardia rischia di restare senza medici e di doverli importare da altre Regioni. Se non addirittura dall'estero, dove non abbiamo garanzie sugli standard di qualita'''.

Proprio in Lombardia, dice Bresciani, ''con i suoi 9 milioni e 743 mila abitanti, ha il 12,46% dei corsi di medicina in Italia, mentre il Lazio, che ha una popolazione di 5 milioni 727 mila persone, ne ha piu' del 16%. Uno squilibrio assurdo''. E ad aggravare la sproporzione tra le necessita' del sistema ospedaliero e i giovani medici ci sono anche le percentuali di chi abbandona: una cifra che sfiora il 6%.

''Basta con una cultura chiusa nel mortaio del finanziamento statale – ha concluso -. Si deve avere il coraggio e la lungimiranza di ripensare il cosiddetto numero chiuso a medicina e aprire ai privati i corsi di specializzazione. Altrimenti tra qualche anno saremo ancora qui a discutere sulla fuga dei nostri cervelli''.

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