ROMA – Aumentano i casi di influenza causata dal virus H1N1, originariamente legata ai suini, resistente al Tamiflu, l'antinfluenzale somministrato come farmaco anti-pandemia per eccellenza. A riferirlo e' un rapporto scritto da un gruppo di medici, tra cui tre scienziati dell'Organizzazione Mondiale della Sanita' che sara' pubblicato sul New England Journal of Medicine. I casi di influenza A descritti nel rapporto si sono verificati nella stagione influenzale conclusasi in Australia.Per la maggior parte si sono registrati nei dintorni della citta' di Newcastle.
Le autorita' sanitarie locali hanno prelevato campioni di virus dai 182 pazienti trattati tra maggio e agosto e hanno riscontrato che 29 di questi campioni, pari al 16% del totale si e' rivelato essere resistente al Tamiflu. Tutti i 29 pazienti erano stati infettati da un unico ceppo. La maggior parte di queste persone viveva in un raggio di 30 miglia da Newcastle, la settima citta' piu' grande in Australia ma non e' ancora chiaro come sia stato possibile il contagio da persona a persona.
Secondo il rapporto, infatti, solo otto dei pazienti ha vissuto con una persona che e' stato infettata e altri due pazienti hanno fatto insieme un percorso in macchina ma il resto degli ammalati ''non aveva alcun legame epidemiologico noto'', si legge nel rapporto citato dal Los Angeles Times. I 29 pazienti avevano un'eta' compresa tra i 4 mesi e i 62 anni, 17 erano di sesso femminile, tra cui tre incinta. I sintomi piu' comuni sono stati tosse e febbre. Per sette di loro e' stato necessario il ricovero in ospedale ma nessuno e' stato trattato in terapia intensiva e non si registrano decessi.