Influenza: già 40 mila italiani con il raffreddore

ROMA – Dopo un agosto rovente e un settembre caldo e afoso, l'arrivo di questo primo assaggio di autunno porta con sè i primi raffreddori e mal di gola e secondo dati preliminari di stima dell'Osservatorio del Laboratorio sulle infezioni respiratorie dell'Università degli studi di Milano, già 30-40 mila italiani ne soffrono.

''Si tratta di quelle che chiamiamo le 'simil-influenze '- spiega all'Ansa il virologo dell'Università di Milano Fabrizio Pregliasco – Gli sbalzi termici tipici di questo periodo facilitano l'infezione da questi virus simili all'influenza, con sintomi simili e un decorso un po' più lungo. L'influenza vera e propria arriverà però solo quando il freddo sarà persistente, con temperature rigide e prolungate''.

Gli sbalzi termici di questo periodo, spiega il virologo, bloccano il principale meccanismo di difesa delle vie aree, facilitando l'intromissione di questi virus che possono essere fino a 260 tipi diversi. Ognuno ci colpisce con una manifestazione diversa, con mal di gola, mal di testa, febbri più o meno forti e altri tipi di dolori muscolari.

Ecco un mini-vademecum per affrontare i primi freddi:

– AUTOMEDICAZIONE SI, MA ATTENTI A SOVRADOSAGGIO: L'approccio terapeutico, secondo il virologo, deve essere quello dell'automedicazione responsabile. Usare i farmaci sintomatici per attenuare i sintomi, non per azzerarli, evitando quindi il sovradosaggio, per fare fare alla malattia il suo corso. Il consiglio di lavarsi le mani frequentemente è sempre valido. Il decorso di queste 'simil-influenze' è più lungo rispetto all'influenza normale, ma se i sintomi persistono dopo 4-5 giorni è sempre bene consultare un medico.

– NEONATI E ANZIANI I PIU' VULNERABILI: Il neonato è molto vulnerabile al freddo. Un cappellino caldo deve sempre proteggere la testa: il 30% della perdita di calore avviene attraverso il capo. No al marsupio per il trasporto dei neonati: può comprimere le cosce facendo calare la temperatura corporea. Meglio carrozzina o passeggino.

Secondo recenti studi, le patologie croniche, specie cardiopatie e bronchiti, ma anche le malattie reumatiche, tendono ad aggravarsi con i primi freddi, e soprattutto per le persone anziane e con queste patologie si devono riguardare con particolare attenzione, evitando di esporsi agli sbalzi termici.

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