Internet non è infinito, entro la prossima estate finiranno gli indirizzi. A lanciare l’allarme, come spiega il Sole24Ore, Vinton G. Cerf, vicepresidente e chief Internet Evangelist per Google, e soprattutto uno dei padri riconosciuti del web con Robert Kahn.. Cerf mette in guardia dal fatto che nell’estate del 2011 finiranno i 4,3 miliardi di indirizzi dell’attuale protocollo su cui si basa l’infrastruttura Internet, l’Ipv4.
Si legge sul Sole: “Partiamo da un’immagine architettonica e, dunque, rassicurante: il Web è una biblioteca. Muri e librerie per l’archiviazione di dati, storie, simboli, trasmissione del sapere. L’obiezione arriva immediata: ma la rete non era infinita? Allora un’immagine liquida per esprimere il senso del web potrebbe essere la Biblioteca di Babele di Borges (Finzioni): contiene tutti i libri con tutte le combinazioni possibili (quasi infinite) di tutti i simboli del linguaggio umano. Non è questo che fanno, cioè combinare e ricombinare all’infinito stralci di «altro», gli aggregatori, i vari Google News, i social network come Facebook e Twitter? Ebbene per quanto catastrofico possa sembrare la «Babele.com», la biblioteca universale, sta finendo. Nel senso architettonico del termine: tra pochi mesi, nell’estate del 2011, termineranno i 4,3 miliardi di indirizzi dell’attuale protocollo su cui si basa l’infrastruttura Internet, l’Ipv4“.