ROMA, 29 AGO – La pancia ''comanda'' il cervello, infatti la flora batterica che alberga nel nostro intestino, e che varia anche in funzione della nostra dieta, influenza il nostro cervello e i nostri comportamenti.
Lo dimostra una ricerca su topi condotta da John Cryan della University College di Cork, in Irlanda, e pubblicata sulla rivista dell'Accademia Nazionale Americana delle Scienze 'PNAS'.
I topolini che venivano nutriti con una pappa normale cui pero' veniva aggiunto un probiotico, cioe' il batterio Lactobacillus rhamnosus JB-1, erano meno inclini ad ansia, depressione e stress rispetto a topolini che mangiavano esattamente la stessa pappa ma senza l'aggiunta del lactobacillo.
L'intestino e' riccamente innervato, tant'e' che e' noto come secondo cervello: per di piu' ha una forte via di comunicazione con i ''piani alti'' del nostro corpo tramite il nervo vago. Si va dunque facendo sempre piu' strada l'idea che, fin dalla nascita e nella vita intrauterina, la flora batterica intestinale influenzi lo sviluppo di cervello e comportamenti.
Un recente studio sempre su PNAS, di Sven Pettersson dell'istituto Karolinska di Stoccolma, dimostrava per esempio che eliminando del tutto la flora batterica a topolini appena nati, questi risultavano piu' attivi, piu' coraggiosi e inclini a muoversi per esplorare il territorio, e che solo ripristinando al piu' presto la flora batterica i comportamenti insoliti degli animali scomparivano, altrimenti divenivano irreversibili.
Il nuovo studio, invece, mostra che i topi che ingeriscono il lactobacillo producono meno ormone dello stress corticosterone anche in condizioni di stress acuto, hanno un surplus di recettori per il neurotrasmettitore GABA (una carenza di questi e' nota nella depressione), si mostrano meno ansiosi e meno depressi. Si fa sempre piu' evidente, quindi, che certi batteri nell'intestino influenzano la chimica del cervello e i comportamenti.