La storia di News of the world in 73 pagine per dire addio lettori

ROMA, 10 LUG – C'e' la 'dolorosa' ammissione: ''Semplicemente, abbiamo perso la strada''. Poi 'News of the World' celebra la storia di 168 anni di scoop, con una carrellata delle copertine piu' scottanti, una foto di gruppo con tutta la redazione e le rivelazioni piu' sensazionali fatte negli anni: come il figlio nascosto di Boris Becker o le scappatelle di David Beckham.
L'ultimo numero del domenicale apre la sua edizione di 73 pagine con una citazione colta pero': George Orwell, che descrive il piacere di leggere il settimanale nel 1946. ''E' domenica pomeriggio – scriveva l'autore di '1984' -, preferibilmente prima della guerra. La moglie si e' gia' addormentata su una poltrona, e i bambini sono stati mandati in giro per una bella, lunga passeggiata. Metti i piedi su un divano, ti sistemi gli occhiali e apri il 'News of the world''. Non e' l'unica 'nobilissima' chicca del re dei tabloid: l'ultimo editoriale ricorda con orgoglio che il domenicale fu la prima vetrina di 'Christmas Carol' di Charles Dickens: scelta, ''fortunatamente'', giusta, del 24 dicembre 1843.
Quindi 'News of the World' saluta i suoi lettori, lasciando spazio alla forte emozione del momento. ''Soprattutto, in questo giorno storico – scrivono -, dopo 8.674 edizioni, ci mancherete voi, i nostri 7,5 milioni di lettori''. ''Voi siete stati la nostra vita. Vi abbiamo fatto ridere, piangere, vi abbiamo fatto rimanere a bocca aperta dallo stupore, vi abbiamo informati – continuano -, affascinati, irritati. Voi siete stati la nostra famiglia, e per anni noi siamo stati la vostra, visitandovi ogni weekend''.
''Grazie per il vostro supporto – conclude l'ultimo fondo -. Ci mancherete piu' di quanto le parole possano esprimere''. Nell'articolo si ricordano i fatti storici eclatanti che il domenicale ha potuto raccontare: ''La morte della regina Vittoria, il Titanic, due guerre mondiali, il primo uomo sulla luna, la morte di Diana e l'elenco va avanti…''.
Notw rivendica inoltre il valore di campagne civiche antiche, come quella contro il lavoro minorile nel diciannovesimo secolo, e recenti: ''Abbiamo forzato giganti delle telecomunicazioni a proteggere i siti per i bambini'', dice. E ricorda l'ultima iniziativa di Natale, quando il magazine del gruppo di Murdoch ha consegnato regali a tutti i bambini, ''figli di uomini e donne in servizio in Afghanistan''.
Quindi un ultimo appello proprio per la 'salute' della stampa: Notw dissente dal sostanziale smantellamento della 'Press Complaints Commission', organo cui ci si rivolge per tutelarsi dalla stampa. ''L'autoregolamentazione funziona. Ma la Pcc ha bisogno di piu' poteri e risorse. Non abbiamo bisogno di leggi governative – dice l'editoriale -. Questo sarebbe un disastro per la democrazia e per la liberta' di stampa''.

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