Le paure non si dimenticano, il cervello le assorbe grazie ai neuroni

ROMA – Le paure non scompaiono e non si dimenticano. Il cervello però è in grado di nasconderle in alcuni circuiti neuronali. E’ quanto emerso da una sperimentazione sui topi condotta da un team di neurobiologi delle università di Friburgo, Basilea e Bordeaux.

I topolini sono stati esposti simultaneamente a uno stimolo neutro, come un suono e a uno stimolo spiacevole che li induceva ad essere intimoriti. Se questo suono viene ripetuto in assenza dello stimolo spiacevole, il timore, apparentemente, scompare. Ma quando si ripropone nella versione iniziale o in un contesto differente, la paura torna a manifestarsi.

Per i neurobiologi è come se le connessioni sinaptiche, che sono alla base dell’apprendimento, si fossero momentaneamente mascherate. Nella ricerca, pubblicata sulla rivista online PLoS Computational Biology sono descritti due gruppi di cellule nervose nell’amigdala coinvolti con funzioni opposte in questo processo.

Il primo è responsabile della risposta di paura, il secondo e’ legato alla soppressione della paura e agisce sul primo gruppo prevenendo la trasmissione di segnali di allarme ad altre aree nel cervello. Le connessioni neuronali che traducono la presenza di un pericolo in sintomi, però, continuano a rimanere presenti e manifestano il loro effetto non appena termina l’azione del gruppo di cellule deputate alla soppressione della paura.

Gestione cookie