Legambiente: "Smog uccide colpendo i soggetti deboli"

ROMA, 21 SET – ''E' provato che lo smog uccide, solo nelle grandi citta' italiane ci sono circa 9000 morti l'anno attribuiti alle polveri sottili e all'ozono (secondo dati OMS)'', si tratta di decessi precoci indotti da inquinamento atmosferico, che quindi e' come se accelerasse il decorso di malattie cardiache di persone deboli e con fattori di rischio.

A ricordare i dati e' il direttore di Legambiente Alberto Fiorillo in un commento alla ricerca che lega problemi cardiovascolari e rischio infarto all'inquinamento da traffico. Lo smog colpisce i soggetti piu' deboli, gia' a rischio cardiovascolare e respiratorio, quindi non stupisce che la ricerca sul British Medical Journal evidenzi un aumento dei casi di infarto nelle sei ore seguenti l'esposizione a aria inquinata.

In Italia, pero', ne' la cittadinanza ne' le autorita' locali sembrano avere la percezione di questo importante problema di salute, sottolinea Fiorillo. ''Chi ci amministra – dichiara – se ne infischia della sicurezza collettiva, i sindaci fanno poco o niente per contrastare l'emergenza smog'' che come ogni anno si fara' sentire ora che ci si rimette tutti in macchina dopo la pausa estiva.

''Manca la percezione del problema a livello di cittadinanza e autorita' locali'', ribadisce, eppure e' ormai assodato che lo smog uccide e crea problemi di salute: solo a Milano si stima che qualcosa come 1200 morti, soprattutto per patologie cardiovascolari o respiratorie, siano attribuibili all'inquinamento urbano. Chiaramente si tratta di mortalita' precoce, cioe' lo smog da' il 'colpo finale' a persone gia' malate, colpendo i soggetti deboli, gli anziani, le persone con fattori di rischio.

''Proprio domani – conclude Fiorillo – presenteremo i dati sull''andamento delle concentrazioni di polveri sottili di questi otto mesi 2011 confrontati con quelli dell'anno precedente, in un incontro in collaborazione con Aci per la mobilita' sostenibile''.

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