Lodo Mondadori, Cir: "Non c'entra nulla la politica"

MILANO, 29 LUG – La vicenda del Lodo Mondadori dipende da fatti accaduti vent'anni fa, ''non ha nulla a che vedere con l'attualita' politica'', Cir ha solo tutelato i propri interessi ed esclude operazioni straordinarie con i 564,2 milioni di euro ricevuti dalla Fininvest di Silvio Berlusconi: l'amministratore delegato di Cir Rodolfo De Benedetti taglia le gambe a tutte le fantasie sul possibile shopping della conglomerata di famiglia. Tutto e' rinviato al giudizio in Cassazione.

Per la holding intanto i primi sei mesi si chiudono con utile di 19,4 milioni di euro, che risulta penalizzato nel confronto con lo scorso anno (-54%) soprattutto dal fatto che allora la controllata Sorgenia aveva beneficiato di un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacita' produttiva. I margini vanno pero' particolarmente bene (+16,8% a 226,3 milioni il margine operativo lordo), mentre i ricavi sono in leggera flessione (-1,8% a 2.246,6 milioni), per lo piu' a causa delle minori vendite di gas di Sorgenia, parzialmente compensate dalla crescita dei ricavi dell'Espresso, Sogefi e Kos.

L'attesa era pero' tutta sull'impatto della sentenza di Appello del Lodo che ha portato martedi' scorso i 564,2 milioni della Fininvest nelle casse Cir. Fino all'ultimo grado di giudizio, ha ufficializzato la societa', il rimborso non avra' impatto sul conto economico. Anche l'agenzia Standard & Poor's ha indicato come neutro l'effetto dell'incasso sul Lodo, rivendendo pero' le prospettive sulla societa' da negative a neutre, grazie alla miglior performance delle controllate (confermato il rating BB).

''Vorrei ribadire ancora una volta che la vicenda in oggetto si riferisce a fatti accaduti vent'anni fa e dunque non ha nulla a che vedere con l'attualita' politica – ha commentato Rodolfo De Benedetti -. Si tratta di un contenzioso tra due aziende, Cir e Fininvest, a capo di due grandi gruppi italiani. Cir ha avviato questa causa civile a tutela degli interessi dell'azienda e dei propri azionisti''.

La societa' della famiglia De Benedetti aveva gia' liquidita' prima del pagamento, ha sottolineato ricordando un'eccedenza finanziaria netta di 104 milioni di euro a livello di holding a fine giugno. ''Cir continuera' a perseguire l'obiettivo della creazione di valore attraverso le proprie attivita' e a cogliere, come sempre, nuove opportunita' di investimento qualora si dovessero presentare. Al momento – ha aggiunto pero' – non sono previste operazioni straordinarie''.

Quanto alla Cassazione, siamo ''pienamente fiduciosi che le buone ragioni della societa', gia' riconosciute da una sentenza penale passata in giudicato e da due gradi di giudizio civile, troveranno in tale sede ulteriore e definitivo riconoscimento''.

A monte della catena di controllo, intanto, Cofide ha registrato nel semestre un utile di 8,9 milioni (18,6 milioni lo scorso anno).

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