Maturità: no a eccessi e pillole, sì a dieta e sonno

Pubblicato il 18 Giugno 2010 - 19:43 OLTRE 6 MESI FA

No alle pillole o agli eccessi, come anche prendere troppi caffé o bibite energizzanti; sì a una dieta equilibrata e leggera, ad un po’ di moto e ad un giusto sonno, se si riesce a dormire prima degli esami di maturità.

Alla vigilia degli esami e al di là dei luoghi comuni, gli esperti oltre a dare consigli si dicono preoccupati per l’abitudine, diffusa a sentire i sondaggi, di utilizzare anfetamine, psicofarmaci o droghe per “migliorare” le prestazione scolastiche.

Uno stop viene dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: “Cedere all’illusione che una pasticca o una canna possano dare quella marcia in più per affrontare gli esami di maturità sarebbe come sperare di vincere i 100 metri stile libero nuotando con una zavorra. Così si bara soltanto con la propria salute. L’elisir del 100 e lode non esiste – conclude Meloni – ma il rischio che una pasticca o uno spinello buttino al vento cinque anni di studio è invece più concreto che mai”.

Rinunciate alla ricerca di cibi che aiutino l’intelligenza: non esistono. Se proprio si vuole aiutare il cervello, non si devono trascurare pane, pasta, patate e zuccheri semplici. Questi carboidrati sono infatti il vero carburante della materia grigia. L’ideale, consigliano i nutrizionisti è avere una dieta molto varia, ricca di frutta, verdura e pesce, e non appesantirsi. Sbagliatissimo, poi, incollarsi alla scrivania. Meglio prendersi qualche breve intervallo, magari facendo un po’ di movimento, come andare in bicicletta. Ma soprattutto: mai rinunciare al sonno. Il segreto della perfetta efficienza è andare a dormire e alzarsi sempre alle stesse ore. Solo così si recuperano le energie. La nottata sui libri, invece, porta solo a stancarsi e alterare il ritmo del sonno. –

Non ci sono pillole magiche per aumentare capacità di concentrazione e memoria. Chi si illude che le anfetamine possano aiutare a mantenersi svegli, sappia che le conseguenze negative sulla salute sono più numerose dei presunti benefici. Per chi si sente in preda all’ansia, camomilla e valeriana sono da preferire agli ansiolitici. Le bevande energetiche, poi, non hanno senso per chi studia, ma solo per chi fa sport.

Uno dei segreti per aiutare la memoria è non restare per ore fermi sullo stesso argomento, ma cambiare tema. Un altro trucco dello studio intelligente è aiutarsi con domande e risposte, ovvero con dei questionari. Ci si può allenare da soli, con i compagni di studio o con genitori e fratelli. Il segreto di uno studio proficuo è anche un buon ritmo, alternando 3-4 ore sui libri con una passeggiata o un film. Le maratone non servono a niente.

Ma non c’é solo lo studio. Altri “nemici” sono in agguato. Primi fra tutti ansia e insicurezza. Cosa fare? Semplice: “Non lasciarsi influenzare dagli altri – consigliano gli psicologi – poiché le paure sono contagiose. Se gli amici sono troppo ansiosi, dunque, meglio lasciarli perdere, allontanarsi e sdrammatizzare”. Seconda regola è avere fiducia in se stessi: “Si può non sapere tutto, ma l’essere sicuri e disinvolti è apprezzato dai docenti”. Quanto all’umore, più si seguono ritmi e abitudini di vita regolari, più è facile tenere a bada l’ansia.

Ultimo consiglio è quello di prendersi un pomeriggio di libertà prima dell’esame e la parola d’ordine resta: “No agli eccessi e alle forzature”. No, quindi, a esagerare con caffé e alcol, no ai farmaci, no alle sgobbate e alle nottate, no ad un’alimentazione non equilibrata.