ROMA – Maurizio Crozza apre il suo intervento a Ballarò del 17 aprile con la discesa in “camper” di Beppe Grillo, che con il suo Movimento a 5 stelle parla agli elettori non dai palchi, ma “dalle cassette della verdura”. Crozza sottolinea il 7 per cento di Grillo nei sondaggi, un risultato teorico che sarebbero invidiati da politici come Francesco Rutelli, pronti a “vestirsi da gladiatori al Colosseo e picchiarsi con i vigili” pur di raggiungere simili consensi negli elettori.
Ma le vicende della Lombardia rimangono in primo piano nell’intervento di Crozza alla trasmissione di Floris. Lega Nord, finanziamenti ai partiti, accuse a Formigoni non possono mancare. D’altronde “In Italia ogni cosa è incriminata”, ed il problema per il comico non sono i finanziamenti ai partiti, ma che “i partiti sono italiani”. C’è poi il caso della regione Lombardia che “è un eccellenza, se si ruba in Calabria rubano, se è in Lombardia, è un’eccellenza”.